venerdì, 27 Dicembre 2024
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Max Ferrigno: Art Show a Palermo

Una mostra personale e una performance dell’artista pioniere della New Pop Art Max Ferrigno a Palermo.

L’art show di live painting “Palermopop” si svolgerà sabato 3 giugno 2017 (a partire dalla 15) alla Palermo Tattoo Convention 2017 (Saracen Beach di Isola delle Femmine) dove è stato allestito un padiglione dedicato all’artista nel quale saranno esposte alcune opere particolarmente legate al mondo del tatuaggio, come la serie di Pin Up, e dove saranno presentate tre nuove tele: significative riletture in chiave surrealista, pop art e punk rock delle anime e dei videogiochi anni Ottanta.

Non è inusuale, all’estero, che l’arte contemporanea si manifesti durante iniziative come queste: la mia arte poi è particolarmente affine all’universo dei comics e dei tatuaggi e prevedo una collaborazione molto interessante con questa manifestazione – commenta Max Ferrigno – ho visto già l’allestimento ed è strepitoso, ha una grande forza e non vedo l’ora di confrontarmi con un pubblico diverso dal solito”.

Alcune delle opere dell’artista si prestano particolarmente a essere trasformate in tatuaggio e verranno tatuate dai protagonisti della convention su alcuni visitatori che ne hanno già fatto richiesta: come “Daruma”, bambolina giapponese, che verrà tatuata live su degli avventori della convention che ne hanno già fatto richiesta o come “Lucille”, la mazza chiodata di Negan nella serie Tv “The walking dead” che Ferrigno ha riletto in chiave New Pop.

Tra un “Goldrake” a tinte forti e con una estetica siciliana, gli scettri di Creami o di Sailor Moon o ancora le Pin Up tatuate, l’opera di Ferrigno più riconoscibile resta “Rosy Sinibaldi”: un singolare omaggio che l’arista ha voluto fare alla città di Palermo attraverso un ritratto inedito di Santa Rosalia, giovane patrona, quando ha deciso di trasferirsi da Torino.

Max Ferrigno, Casale Monferrato 1977, è un pioniere della corrente artistica contemporanea New Pop e la fase popsurrealista dell’artista inizia nel 2005: i personaggi dei cartoni animati, le merendine e i giochi di una generazione diventano “attori attivi” nelle sue opere in un tripudio di colori accesi, intensi e dissonanti. Un linguaggio che sembra destinato ai bambini ma che in realtà è rivolto agli adulti. La sua sensibilità artistica ha subito una scossa talmente forte da ridefinire tutto ciò che aveva creato fino a quel momento. Riprende a guardare i vecchi cartoni animati giapponesi e ad ascoltare le sigle tv. Improvvisamente gli echi della memoria infantile diventano la sorgente di un’esplosione di idee e di progetti. Ciò che colpisce è infatti la forza espressiva che trapela dalle sue tele. Nel novembre del 2010 espone la sua prima importante collezione a Milano: “Les Sucreries”, un successo che richiama l’attenzione di molti critici e appassionati di popsurrealismo. Dal 2011 è ufficialmente tra gli artisti della Mondo Bizzarro Gallery di Roma

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