martedì, 19 Novembre 2024
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Marsala, grazie ai Carabinieri ritrovato un dipinto del ‘700 che torna nel suo luogo originario

Venerdì 9 ottobre alle 18.00 nella Chiesa di San Giovanni Battista in Boeo di Marsala, il Capitano Bartolo Taglietti, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, consegnerà al direttore del Parco Archeologico Lilibeo, Enrico Caruso, un prezioso dipinto ad olio del settecento, che era stato trafugato dalla stessa chiesa nel febbraio del 1984.

Il dipinto, un olio su tela raffigurante un puttino, è un frammento sezionato da una grande pala d’altare che rappresentava la “Madonna, con Bambino, Santi e Cherubini”.

“La restituzione del dipinto che era stato trafugato dalla Chiesa di S. Giovanni Battista al Boeo, proprietà demaniale del Parco Archeologico di LiIibeo – sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – è un segno di grande attenzione verso il patrimonio culturale della nostra Isola e un’importante testimonianza della presenza delle istituzioni a fianco di una comunità. È il ritorno di un figlio strappato agli affetti della gente che l’ha custodito, ammirato, considerato parte della propria storia. Il Governo Regionale, attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana esprime grande apprezzamento per l’azione di costante controllo sul territorio svolta dalle forze dell’ordine che hanno consentito negli anni la restituzione di molte opere rubate”.

La riconsegna del prezioso frammento settecentesco contribuisce a restituire al monumento una visione più compiuta della sua complessa e stratificata importanza storico-artistica e archeologica, già comprovata dai numerosi restauri del secolo scorso. La chiesa, che è nota per la presenza della Grotta della Sibilla, – evidenzia Enrico Caruso, direttore del Parco Lilibeo – è il paradigma della storia stessa di Marsala e dell’intera Isola dal momento che in origine era parte delle proprietà della Chiesa di S. Maria della Grotta di Marsala-Palermo, dell’Ordine greco di S. Basilio”.

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