venerdì, 22 Novembre 2024
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HomesocialeMare:sub volontari recuperano quintali immondizia a Mondello

Mare:sub volontari recuperano quintali immondizia a Mondello

Dieci quintali di rifiuti, pronti per essere riciclati sono stati rimossi dai fondali del mare di Mondello, la località balneare di Palermo. E’ il bilancio di un operazione condotta in soli due giorni, dai subacquei e dagli apneisti volontari dell’Orca scuola sub e dell’associazione Apnea. Insieme hanno riempito un cassone cosiddetto scarrabile da 22 metri cubi (messo a disposizione dalla Rap, azienda che che si occupa della nettezza urbana). L’iniziativa “Prendi la bombola e spazza – una giornata per l’ambiente”, è stata ideata dall’agenzia didattica subacquea Isda (International scuba diving academy) e promossa dalla Mondello Italo-Belga, con “l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto dell’ambiente marino”. Due i punti del golfo di Mondello in cui si sono concentrate le attività di pulizia di sub ed apneisti, supportati dalla Capitaneria di porto: l’antico stabilimento balneare e il porticciolo della borgata marinara. I volontari (circa 100 tra ieri e oggi, compresi numerosi bambini) “hanno rimosso dal mare rifiuti di ogni tipo: bottiglie di vetro, latte e lamiere, copertoni, ferro, oggetti di metallo e anche batterie di auto e barche. – affermano gli organizzatori – Quest’ultime altamente inquinanti perché contengono ossido di piombo. Inoltre sono stati recuperati oggetti inaspettati, come una pistola scacciacani, un contenitore dei rifiuti, un cartello stradale di divieto d’accesso e perfino la carcassa di un ciclomotore con targa ancora visibile”. I volontari hanno anche rimosso una piccola imbarcazione distrutta e un frigorifero, che si trovavano sul molo del porticciolo. “Al di là della soddisfazione per aver recuperato e smaltito correttamente questa grossa quantità d’immondizia – afferma Mario Perricone, presidente Isda Italia e responsabile Orca sub – rimane l’amarezza di constatare che ci sono persone che trattano il mare come una discarica, ritenendo di potervi buttare di tutto liberamente”.

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