sabato, 23 Novembre 2024
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Manteniamo un po’ in freezer quelle nostre foto che riteniamo più belle

Nella fotografia c’è un aspetto particolare ovvero quello che a forza di guardare le proprie immagini, l’occhio/mente – che si impigrisce – non riesce ad avere più una piena obiettività di giudizio.

Sarà capitato a molti, infatti, di non riuscire a selezionare anche poche foto nei casi in cui si è chiamati a partecipare ad una mostra collettiva, ad un concorso o, più semplicemente, a scegliere le foto da stampare per arredare ambienti.

Quante volte capita che, per accontentare il richiedente o aderire all’evento, si prende quello che abbiamo più sotto mano.

Di regola le scelte alla fine si rivolgono verso prodotti recenti ovvero ad immagini cui siamo particolarmente affezionati per motivi vari: magari perché frutto di complicate ricerche personali, di casualità attese ovvero che si avvicinano a modelli classici di grandi autori che più ci piacciono e che abbiamo mitizzato.

Al riguardo, un buon metodo potrebbe essere quello di mettere le immagini a stagionare. Fare si che il tempo ci allontani dalla continua visione.

Ogni tanto poi aprire un contenitore per verificare se dentro c’è qualcosa di buono.

Spesso si trovano solo scatti ammuffiti, altre volte, pur avvolte da ragnatele, con nostra sorpresa scopriamo immagini meritevoli di attenzione.

La foto bella del resto colpisce subito un occhio allenato e, a vederne tante, la individuiamo al volo.

La rimozione dalla continua visione le allontana dalla “memoria a breve” e ci fa quasi vedere le stesse nostre foto come se fossero state scattate da altri.

In tutto questo però i social e l’abbondanza delle tante opportunità offerte dal web non aiutano, specie per chi continua a postare immagini proprie al solo scopo di rivedersele.

Ben venga comunque il rendere fruibile agli altri la nostra produzione, magari per sottoporre all’esame dei più attenti ogni nostro esperimento; le reazioni, che accetteremo tutte, aiuteranno sempre a verificare se abbiamo avuto successo nel nostro intento.

Ma sforziamoci anche un poco e, almeno per quelle foto che riteniamo più belle, abbiamo il coraggio di mantenerle un po’ nel freezer per valutarne la bontà dopo.

In ciò potremo anche chiedere supporto ad amici esperti, quelli già collaudati come liberi da pregiudizi che, se è il caso, sapranno pure indicare la presenza di eventuali difetti e indurci ad accettare possibili correzioni.

 

© Essec – blog Angolino del fotoamatore

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