Palermo – Nei giorni scorsi, si è svolta, nella piazza antistante il Teatro Politeama, una manifestazione pacifica e con una interessante coreografia teatrale di balli e musica tradizionale, per ricordare le ingiustizie ed i soprusi orditi nei confronti della popolazione autoctona degli Eelam Tamil. Erano presenti qualche centinaia di persone per la maggior parte appartenenti alla comunità Tamil di Palermo.
Come descritto in un volantino che è stato distribuito ai presenti, gli Eelam Tamil, dopo avere subito tre colonizzazioni europee, della quale l’ultima è quella britannica, è iniziata per loro una grande sofferenza, causata anche della presa di potere da parte della maggioranza etnica cingalese. Lingua non riconosciuta, ostacoli nell’istruzione universitaria, repressione etnica fino a scaturire un vero e proprio genocidio che si sta protraendo ancora oggi a distanza di 67 anni.
Dopo un lungo periodo di protesta pacifica durata 30 anni e considerata la risposta violenta del governo dello Sri Lanka il popolo Eelam Tamil ha intrapreso una resistenza armata per difendere i propri diritti e la propria identità sociale, territoriale, linguistica.
Il genocidio commesso contro il popolo Tamil dal governo dell Sri Lanka, durante gli ultimi 67 anni, ha raggiunto livelli estremi durante la fase finale della guerra causando un enorme numero di morti e dispersi.
Mancano all’appello 146.679 persone, così come confermato dal vescovo Monsignor Rajappu Joseph, il quale subisce numerose intimidazioni da parte delle forze armate dello Sri Lanka.
I difensori dei diritti umani ed i Tamil che protestano sono vittime di arresti arbitrari da parte del governo dello Sri Lanka che nel 2015 è cambiato, ma che non ha impresso una svolta pacifica alla questione. Il genocidio degli Eelam Tamil, sempre come riportato nel comunicato, continua.
Il popolo degli Eelam Tamil chiede alle Nazioni Unite di riconoscere giustizia ed i diritti fondamentali in un contesto di guerra dove il governo dello Sri Lanka ha potuto espellere senza problemi i giornalisti e gli operatori umanitari nel 2008, compiendo così un genocidio senza testimoni.
Nonostante la guerra sia finita da 5 anni lo Sri Lanka incrementa la militarizzazione nelle aree Tamil. Circa il 37% delle terre degli Eelam Tamil è sotto il controllo dei militari e non accessibile ai civili, cambiando l’assetto demografico del territorio. Abusi sessuali, torture e sparizioni forzate sono all’ordine del giorno. Contro coloro che denunciano il genocidio, il governo effettua arresti arbitrari con l’accusa di terrorismo.
La comunità Tamil palermitana, parecchio sviluppata e ben integrata nella città, ha voluto attraverso questa manifestazione evidenziare all’opinione pubblica un problema che ormai si trascina da troppi anni. E’ sostenuta nella sua azione dal Forum Antirazzista di Palermo: citiamo tra i promotori la professoressa Fausta Ferrazza ed il professore Fulvio Vassalo che in un suo recente intervento conferma che la comunità internazionale ha fatto poco o nulla per riconoscere il genocidio del popolo Tamil e per individuare le responsabilità per comminarne sanzioni.
Il Forum Antirazzista è un coordinamento di varie associazioni palermitane che si riunisce a Santa Chiara, attivo dal 2009 sulle questioni riguardanti i migranti ed i diritti umani.