Attenzione all’esposizione al sole, bere con regolarità, seguire un’alimentazione equilibrata e fare il giusto movimento. Per chi soffre di patologie reumatiche l’estate non fa necessariamente rima con limitazioni e privazioni, ma è possibile vivere con naturalità il momento di relax, seguendo delle accortezze che dipendono dalla propria condizione fisica e di salute. In Italia il 10% della popolazione e’ affetto da una delle 150 patologie reumatiche esistenti: dal bambino all’adulto, vivono l’estate alle prese con patologie che, in maniera diversa, rischiano di danneggiare l’atmosfera di relax. Ognuna porta con sé delle caratteristiche e cure specifiche, in linea generale però è possibile seguire delle regole generali che possono accumunare la maggior parte delle situazioni.
Per questo gli esperti dell’Osservatorio APMAR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) hanno stilato un prontuario per vivere senza ansia il relax della vacanza, seguendo degli accorgimenti semplici e praticabili. “La malattia non deve essere vissuta come una privazione alla propria libertà personale – afferma Antonella Celano, presidente di APMAR-. Soprattutto durante le vacanze, è importante vivere normalmente, posto che è bene seguire le indicazioni del proprio medico su come comportarsi a seconda delle diverse patologie esistenti. Ma quello che conta è non abbattersi e vivere con il sorriso la propria vacanza, proprio come fanno tutti”. Meglio la vacanza in montagna o al mare? Secondo gli esperti, sotto il profilo della sintomatologia, in linea generale, il clima migliore è quello secco e per questo si ritiene che la montagna sia la meta preferibile, a meno che il paziente non sia iperteso. Ma ciò non toglie che chi rimane in città o va in spiaggia, non possa trascorrere una vacanza piacevole. Per poter vivere l’estate senza ansia gli esperti consigliano di seguire delle indicazioni precise in modo da evitare che le condizioni del paziente diventino ancora più invalidanti.
“Il malato reumatico è molto fragile – spiega Mauro Galeazzi, Presidente Eletto della SIR (Società Italiana Reumatologica) – ma per questo non deve vivere limitando le possibilità di svago e relax tenendo però conto di poche principi fondamentali. Il primo riguarda la varietà delle patologie reumatiche: non sono tutte uguali e ciò che fa bene per una potrebbe non far bene per altre. Il secondo è che non tutti i malati della stessa patologia sono uguali: la stessa malattia può manifestarsi con diversi livelli di gravità, può accompagnarsi a diverse complicazioni e a diverse comorbidità (coesistenza di altre malattie) ed infine spesso anche i farmaci utilizzati sono diversi. “Soprattutto la persona affetta da malattie reumatiche – continua Galeazzi – deve seguire una dieta composta prevalentemente da frutta e verdure. Sconsiglio il consumo di alcol e cibi difficili da digerire, che può causare un mix dannoso per i medicinali che devono essere assunti”.