Con nuovi arredi più funzionali, consegnati ieri dall’Ail grazie a una donazione di Federfarma Palermo, sono stati rinnovati gli ambulatori del reparto di Ematologia del Policlinico di Palermo, diretto da Sergio Siragusa.
L’iniziativa consente di migliorare l’accoglienza dei pazienti affetti da malattie del sangue e anche il loro rapporto con i medici. Infatti, è un modo per rafforzare
il “cordone ombelicale” che li lega alle ricerche e alle terapie all’avanguardia di questo centro d’eccellenza. Ma è anche un forte richiamo di presenza e di continuità assistenziale per riuscire a diagnosticare precocemente casi che, se presi in tempo, possono essere guariti o possono essere avviati a percorsi di soddisfacente qualità
della vita.
Dopo avere sostenuto l’ambulatorio che cura donne in gravidanza affette da patologie del sangue e avere finanziato una borsa per la ricerca di nuove terapie, prosegue, così, l’impegno della Farmacia palermitana a supporto di chi soffre di malattie ematologiche: “Per fortuna – spiega Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente
provinciale di Federfarma – questi pazienti stanno trovando qui soluzioni terapeutiche che salvano molte vite umane. Federfarma Palermo porta avanti da anni iniziative a favore delle varie Ematologie della città di Palermo e questo testimonia quanto la
Farmacia palermitana sia al servizio del cittadino e alle esigenze di chi soffre. La farmacia è una via di accesso sempre aperta, anche in questo caso, a chi chiede una mano d’aiuto. E noi, rinnovando questo impegno, adotteremo nuove iniziative che porteremo avanti nei prossimi anni”.
“La nostra Ematologia – ha detto il prof. Sergio Siragusa ringraziando Federfarma Palermo e Ail – è davvero all’avanguardia per quanto riguarda la ricerca di nuovi farmaci e il trattamento delle patologie ematologiche acute e croniche. Oggi non riusciamo a guarire tutti, ma possiamo curare tutti; anche gli affetti da neoplasie ematologiche vivono per molti anni grazie a terapie che riescono a controllare la
malattia. Stiamo pure arrivando al target di guarire molte di queste patologie, anche se non è immediato e non vale per tutti. Però sono stati compiuti grandi passi avanti. Il nostro reparto è molto inserito nel contesto nazionale per quanto riguarda la ricerca clinica. Abbiamo moltissimi protocolli sperimentali aperti. La ricerca è la prima cura,
perché ogni caso è a sé e spesso l’unica possibilità è rappresentata da protocolli sperimentali. La ricerca, per molti pazienti, è l’unica possibilità di salvezza”.
“Ringrazio Federfarma Palermo – ha sottolineato Alessandro Caltagirone, Commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico ‘Paolo Giaccone’ – per questo contributo che, attraverso l’Ail, ha permesso di poter rendere un luogo, ogni giorno vissuto dai pazienti, più confortevole. L’umanizzazione delle cure passa, infatti, anche attraverso il comfort alberghiero delle strutture e tale donazione ci consente di raggiungere questo obiettivo prezioso”.
“Il reparto di Ematologia compie ogni giorno progressi – gli fa eco Santo Naselli, direttore amministrativo dell’AOU ‘Paolo Giaccone’ – per migliorare sempre più le condizioni dei pazienti ematologici. L’intento del Policlinico è quello di continuare su questa strada e di potenziare ulteriormente l’Ematologia, con assunzione di nuovo
personale e quanto sarà necessario per rafforzare questa struttura al servizio dei cittadini”.
Da parte sua Pino Toro, vicepresidente nazionale e presidente provinciale dell’Ail, ha ricordato che “Ail in Italia sviluppa la ricerca in oltre 210 progetti e Palermo contribuisce in maniera significativa con il Policlinico e le altre Ematologie della città. Il nostro impegno è sostenere la ricerca, ma anche migliorare la qualità di vita di questi che sono pazienti particolari: iniziano una terapia che non sanno quanto potrà durare, se mesi o anni. Gestiamo anche due case Ail a disposizione dei pazienti che arrivano a Palermo da altre parti della Sicilia, offriamo un servizio navetta per accompagnarli da casa loro, anche dalle altre province, fino ai centri di cura per fare
la terapia. Tutto ciò facilita l’accesso alle cure. In questo periodo di pandemia molte persone hanno disertato gli ospedali e gli ambulatori che, invece, sono rimasti sempre aperti. Lo sforzo dell’Ematologia palermitana è stato esemplare e da parte nostra
l’impegno è quello di evitare che i pazienti rinuncino alle terapie”.