Sono stati sciolti in consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, i comuni di Corleone, in provincia di Palermo, e di Tropea, in provincia di Vibo Valentia. Oltre allo scioglimento dei comuni di Corleone e Tropea, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose anche dei comuni di Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, e di Arzano, in provincia di Napoli.
“Corleone non è più il luogo da cui viene gestito il crimine organizzato di tutto il pianeta ed è evidente che le tante operazioni giudiziarie e i tanti arresti di questi anni hanno fortemente indebolito la mafia dei corleonesi. E’ altrettanto evidente che permangono interessi e comportamenti che impongono che le autorità di governo e le prefetture non abbassino la guardia sui rischi di infiltrazioni nella Pubblica amministrazione a tutti i livelli e con diversi interessi”.
A dirlo è il Sindaco di Palermo e Presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, commentando la notizia dello scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale di Corleone.
“Oggi è però necessario che altrettanta attenzione venga posta a vigilare su quei grandi appalti che attraggono gli interessi di affaristi e mafiosi in tutta Italia: i grandi appalti legati alla gestione dell’acqua e dei rifiuti, che muovono milioni di euro e oggi sono in grado di condizionare non solo le amministrazioni, ma anche la vita di milioni di cittadini.”