Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars è furioso sulle modalità con cui il ddl che “condanna i siciliani a debiti a vita” ha trovato la strada dell’approvazione, “con la complicità di un presidente di commissione che si è fatto beffe del Parlamento, riportando subito in aula il ddl e, soprattutto, con finte opposizioni, che imprecano e poi rimangono a sala d’Ercole per salvare il governo”.
“Alongi, D’Asero e Fontana – dicono i deputati M5S – hanno votato no e Figuccia si è astenuto, ma è stata la loro presenza in aula tenere in vita il numero legale. E questa è una storia che con queste opposizioni si ripete a scadenze periodiche, in un gioco delle parti fatto sulla pelle della Sicilia e dei siciliani. Un patto del Nazareno tanto al ribasso che potremmo definire addirittura “Patto del Lazzaretto”, che finirà per portare la Sicilia al baratro. Ci sarà una contropartita dal governo? Non possiamo dirlo, ma nessuno ci vieta di pensarlo, e il fatto che oggi la questione calda era quella degli ex Pip ci porta a pensare male. Fatto che, come diceva qualcuno, sarà un peccato, ma che spesso fa azzeccare tante cose”.