Incontro a Palermo fra il Sindaco e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando, Stefano Fassina, deputato Pd ed ex viceministro dell’Economia e delle Finanze, e il professore Nino Galloni, autore di numerosi saggi di economia che trattano in maniera particolare di mercato, finanza e sovranità monetaria. Insieme a loro, i docenti universitari Gaetano Armao e Massimo Costa, esperti di finanza regionale (Costa, in particolare, si è occupato di monete complementari regionali).
L’occasione è un incontro nazionale, promosso da Movimento139 ed Economia Funzionale MMT, su proposta della Consigliera Comunale Federica Aluzzo e di Rosanna Maniscalco, dal titolo Nuovi scenari e modelli economici per il Mediterraneo e per l’Europa, in programma lunedì 22 giugno, dalle 14,30, nell’aula Magna della Scuola di Scienze Giuridiche ed Economico-sociali (ex Giurisprudenza), Via Maqueda n.172.
Scopo della manifestazione è di approfondire le cause della crisi, il meccanismo di emissione dell’Euro, le conseguenze dell’austerità voluta dall’Ue e le evoluzioni geopolitiche del Mediterraneo, ma anche di proporre soluzioni alternative che possano essere incisive sia a livello nazionale che siciliano.
“La mancanza di lavoro, la forte crisi economica di cui siamo vittime che lede i diritti sanciti dalla costituzione italiana – sottolinea la Consigliera Comunale Federica Aluzzo che sarà moderatrice dell’incontro – non sono dovute solo agli sprechi e alla mala politica, (che pur esiste ancora), così come ci vogliono far credere. L’Italia prima del 1981 era una tra le principali potenze economiche mondiali. Il pareggio di bilancio, le politiche mercantiliste dell’UE, i continui tagli del governo regionale e nazionale stanno mettendo in ginocchio i Comuni ed i cittadini; non possiamo più tollerare che la gente dorma in macchina perché ha perso la casa, o frughi tra i rifiuti per trovare un po’ di cibo. Si deve fare qualcosa; con il Comitato cambiamo l’euro abbiamo già messo in campo una serie di azioni ed atti politici; e questo dibattito ad altissimo livello tra tecnici esperti vuole essere uno stimolo a cercare soluzioni alla povertà dilagante”.
“Lo scenario geopolitico del Mediterraneo e dell’Europa – aggiunge la Aluzzo – sta cambiando. Tra l’Isis che avanza, l’Iran che difende lo Stato palestinese, gli Usa che prendono le distanze dalla questione mediorientale, la Grecia che sembra avvicinarsi alla Russia più che all’Europa, l’Italia come si vuole collocare? La vittoria di Syriza in Grecia, il crollo del partito laburista nel Regno Unito, l’ascesa del Front National in Francia e ora quella di Podemos in Spagna, sono tutti segnali che vanno al di là del rifiuto dell’austerità. Pur con forme diverse sono l’espressione di una forte corrente che contesta i sistemi politici europei, che stanno uccidendo, invece di alimentare, il sogno di un’Europa solidale e unita, così come ci era stata prospettata. L’Unione non la deve fare il mercato, non la deve fare una moneta, ma le politiche democratiche ed espansive in favore dei popoli”.
“Una sinistra vicina ai più deboli, il cui unico leader al momento sembra Papa Francesco, dovrebbe farsene carico – conclude – contrastando un governo che invece appare schierato dalla parte dei poteri forti, della grande finanza. Occorre far sentire la propria voce per invertire la rotta, motivo per i quale mi auguro che ci sia una grande partecipazione a questo incontro pubblico”.