L’opera editoriale “I giornali di Palermo nell’Ottocento” si completa con la pubblicazione del IV volume, che analizza l’ultimo decennio del XIX secolo. La presentazione avverrà martedì 4 luglio, alle 17.15, presso il salone della Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli, in via Terrasanta 82 a Palermo.
Relatori della conferenza saranno Giampiero Cannella, giornalista e Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Eliana Calandra, Consulente culturale del Sindaco e già Direttrice del sistema bibliotecario cittadino, Tommaso Romano, docente, saggista e autore dell’introduzione al volume, Franco Nicastro, giornalista e autore di una nota conclusiva al testo, e gli autori Gesualdo Adelfio, collezionista, e Carlo Guidotti, giornalista ed editore.
Modererà l’incontro Teresa Di Fresco, giornalista e autrice delle prefazioni dei quattro volumi, prodotti da Edizioni Ex Libris.
Ogni volume è diviso in tre sezioni: la prima è curata da Carlo Guidotti, che fa una sintesi degli accadimenti storici degli anni analizzati nel volume, per meglio comprendere il contesto socio-culturale che ha consentito la produzione dei giornali presentati e degli articoli evidenziati; nella seconda Gesualdo Adelfio espone la sua collezione di giornali ordinati cronologicamente per anno e mese di uscita, raffigurandone la testata, una tabella riepilogativa e una selezione degli articoli più importanti; nella terza sezione vengono passate in rassegna, invece, le officine tipografiche palermitane che, piccole botteghe artigianali, o grandi stabilimenti, stamparono le testate.
Tanti anni di studi, ricerche, approfondimenti e collezioni racchiuse in un progetto editoriale che giunge a compimento con quattro poderosi libri che fanno nuova luce sulla storia della stampa siciliana, e in particolare quella palermitana, attraverso la lettura e il commento delle teste stampate nel capoluogo esclusivamente nell’Ottocento, attraversando le fasi cruciali della nostra storia contemporanea, una fra tutte la transizione dal regno borbonico a quello unitario, tra diverse rivolte popolari, epidemie, il neo- costituzionalismo e le riforme politiche e sociali, nel solco di una sempre controversa e latente idea di
libertà di stampa, giungendo, proprio con questo ultimo volume, all’alba del nuovo secolo,
conducendoci verso la cosiddetta belle époque alle porte del primo conflitto mondiale.
Un secolo di storia da rileggere e ristudiare con attenzione mediante l’osservazione dei giornali che, come una preziosa macchina del tempo, ci restituiscono un passato straordinariamente attuale e capace di comprendere meglio il nostro presente.