Palermo, 24.10.2016 – Il rapporto tra l’uomo e la donna ancora oggi rappresenta un elemento imprescindibile della naturale evoluzione della specie umana, in quanto rimane alla base della procreazione, che non può essere derubricata ad un semplice effetto delle leggi legati all’attrazione reciproca. La moderna civiltà è altamente complessa, lo è talmente che in caso di conflitto tra i generi la gestione dello stesso diventa molto complicato: educazione dei figli, eventuale mantenimento economico, attribuzione dei diritti e dei doveri.
Inoltre va registrato che negli ultimi decenni, la donna si è sempre più emancipata rispetto al ruolo erroneamente affidatole da quei retaggi culturali, che la volevano protagonista esclusivamente nell’ambito familiare. Diventa pertanto ancora più importante favorire un armonioso rapporto tra l’uomo e la donna: purtroppo, però, le cronache dei giornali vedono spesso protagonista la violenza, l’irrazionalità e la cattiveria.
Lo spunto per trattare in estrema sintesi un argomento così attuale è stato dato dalla presentazione a Palazzo Ziino, nel fine settimana scorso, del romanzo di Maria Cristina Maggio dall’emblematico titolo “Distanze” edito da Vera Canam.
Al tavolo dei relatori erano presenti, oltre l’autrice del libro, l’art promoter Paola Guarino; Claudio Ruggeri, presidente dell’associazione Vera Canam, Nadia Spallitta, vice presidente del Consiglio Comunale di Palermo e candidata alle prossime primarie del centrosinistra per l’elezione del nuovo sindaco di Palermo; la professoressa Rosanna Carbonara.
Maria Cristina Maggio, nel suo romanzo, parla con delicatezza di Vittoria, donna non più giovanissima, ma ancora piacente, che deve confrontarsi con un compagno ossessivo e geloso: un rapporto non facile che dà lo spunto per parlare e riflettere su temi quali la prevaricazione fisica e psicologica da parte di alcuni uomini, purtroppo drammaticamente inseriti nella realtà contemporanea.