La clinica legale per i diritti umani dell’Università di Palermo esprime grande soddisfazione perché da stasera le quattro donne Rom che erano state fermate e portate al Cie di Ponte Galeria dopo l’intervento delle forze armato al campo della Favorita di venerdì scorso, potranno tornare a Palermo, nella loro città.
Nel corso dell’udienza di convalida del trattenimento, il giudice non ha infatti rinvenuto gli estremi perché queste donne restassero detenute in un centro di identificazione ed espulsione.
Rispetto a loro il Sindaco Orlando aveva parlato di “deportazione” di “cittadine palermitane”, e associazioni come l’Arci, l’Asgi, Adif e il Forum Antirazzista, avevano preso posizione in un precedente comunicato che anche la Cledu aveva firmato.
Domattina, queste nostre concittadine potranno così tornare a casa e riabbracciare i loro figli, genitori, fratelli.
Preziosa è stata l’azione dell’avvocata Tatiana Montella che le ha difese, coadiuvata dalla collaborazione tra la clinica legale dell’Università di Palermo e la Clinica del diritto dell’immigrazione e della cittadinanza dell’Università di Roma tre, nonché dall’intervento di Giulia Veca, consulente per le politiche Rom del Comune di Palermo.
Si tratta di un’azione congiunta grazie alla quale, dal punto di vista legale, sono stati difesi i diritti di donne che erano state separate dalle loro famiglie e rischiavano di essere espulse verso paesi in cui tre di loro non hanno mai neppure messo piede, essendo nate e cresciute a Palermo.