Il Museo Civico di Castelbuono inaugura domenica 6 dicembre alle ore 12 la mostra Qualcosa di mio di Letizia Battaglia, fotografa palermitana di fama internazionale. Si tratta di un’esposizione legata al “mondo delle donne”, una ricerca sull’universo femminile, lontano dalla cronaca delle foto di mafia.
La mostra, che resterà aperta fino al 6 marzo, a cura di Alberto Stabile e Laura Barreca, raccoglie immagini di donne, bambine, i loro sguardi, i gesti quotidiani catturati nella crudezza del bianco e nero in una Sicilia fuori dal tempo, eppure oggi inconfondibile. Presentata al pubblico per la prima volta lo scorso agosto presso l’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, la personale è co-prodotta dal Museo Civico di Castelbuono.
Come scrive Alberto Stabile, “In quella Palermo che Letizia Battaglia ha fotografato nell’arco di tempo che va dalla metà dei ’70 alla fine degli ’80, di quella catena che ha immobilizzato la città alla logica della violenza e del malaffare, salvo rare eccezioni, le donne rappresentavano l’anello più debole. Donne inchiodate ad un ruolo primordiale, come le “spose bambine”, di cui parlava in quegli anni Mario Farinella in una sua memorabile inchiesta sui quartieri poveri.
Donne tuttofare. Donne cui è negato il sorriso, il gioco, la felicità”. La fotografia di Letizia Battaglia è ricerca analitica verso di sé, strumento di “salvezza e verità”, come dice lei. Ha ritratto luoghi e decine di vittime di omicidi di mafia, ma in questa selezione di immagini l’obiettivo oltrepassa il dato di cronaca per diventare qualcos’altro, qualcosa di personale, di profondamente individuale, quello che lei stessa definisce “qualcosa di mio”. Un’opera di Letizia Battaglia entrerà a fare parte della collezione permanente del Museo Civico di Castelbuono, per gentile donazione dell’artista.