venerdì, 20 Dicembre 2024
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L’estate del ’78: al teatro Santa Cecilia in scena lo spettacolo tratto dal libro di Alajmo

In un connubio tra scrittura, composizione e musica, l'autore incontra altre forme d'arte con Marco Di Stefano e Bepi Garsia. L'appuntamento domani, martedì 16 aprile

Uno spettacolo che nasce da un testo scritto, un libro “L’Estate del ‘78” di Roberto Alajmo, che ha già avuto diversi riconoscimenti dalla critica tra cui il Premio Letterario Alassio, una musa ispiratrice per il compositore Marco Di Stefano. L’esibizione verrà messa in scena martedì 16 aprile al Real Teatro Santa Cecilia sia come mattinée, per le scuole alle ore 10.00, che alle ore 20.30, ad ingresso libero sino ad esaurimento posti. Un momento culturale, un tris di arte che vede protagonisti le parole e la musica, dalla scrittura di Roberto Alajmo, alla composizione di Marco Di Stefano, sino alla conclusione nell’interpretazione realizzata attraverso le note suonate al pianoforte da Bepi Garsia.

In una torrida estate del 1978, un ragazzo vede la mamma per l’ultima volta. E’ un addio, ma lui non lo sa. Su questo abbraccio perduto, Roberto Alajmo ha costruito “L’estate del ’78” edito da Sellerio. Uno scalino dopo l’altro: lì sale Marco Di Stefano, palermitano trapiantato in Belgio, ingegnere per scelta, compositore per passione. Marco sul romanzo ha costruito un’opera musicale in dieci capitoli, un racconto fluido che si immerge nelle parole. Ogni nota, melodia o brano è un riflesso musicale, specchio concavo di storie e personaggi. “L’estate del ‘78”, dieci brani che raccontano il romanzo e si lasciano affettuosamente raccontare a vicenda.

“Sono un compositore e amo scrivere musica che racconta storie” spiega Marco Di Stefano. Il giovane compositore, quarant’anni esatti visto che li compirà nel giorno dell’uscita del suo cd, il primo maggio, ha scoperto il romanzo di Alajmo per caso e, senza conoscere lo scrittore, ha iniziato a comporre i pezzi per piano solo. Soltanto dopo è entrato in contatto con lui e gli ha sottoposto il suo lavoro.

Ne è nato questo concerto: al pianoforte Bepi Garsia, che eseguirà i brani, dichiara di essere emozionato :«Una esperienza bella e affascinante che vivo con grande entusiasmo e  che mi fa crescere artisticamente oltre che umanamente con dieci brani scritti dal compositore Marco Di Stefano ispiratosi al libro L’Estate del ‘78 . Un libro che fa riflettere su tanti argomenti. Associare lo scritto alla musica è importante, il connubio tra parola e musica è molto bello perché è un mezzo immediato. La parola trasportata attraverso la musica».

Mentre per lo scrittore Alajmo che, durante la performance, leggerà alcuni passaggi del romanzo : «E’ strano immaginare che il proprio vissuto, la traccia che abbiamo lasciato di noi al passaggio nel mondo, possa riguardare anche altri. Eppure questo è il miracolo della letteratura, certe volte: quel che sembrerebbe il mio ombelico, si rivela essere l’ombelico del mondo. Non è semplice e nemmeno frequente, ma talvolta succede. La letteratura e la musica riescono ad essere fra loro “simpatiche”, a interagire misteriosamente. E a risultare ancora più misteriosamente empatiche col resto del mondo. Non esiste una formula infallibile, ma un’alchimia che di volta in volta si viene a creare. Magari questa è una di quelle volte».

Il programma prevede l’esecuzione dei seguenti brani: Vigilia, Basta che?, L’ultima volta di ogni cosa, Il sorriso e l’assenza, Ho scelto io il momento, Intermezzo, La corsa, Via Marturano 25, Il talento di Elena, Prima o poi.

Locandina spettacolo: “l’Estate del 78”
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