Palermo, 29.01.2017 – Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha aperto ufficialmente stamattina al Teatro Golden la campagna elettorale per la corsa alla riconferma, per la quinta volta, alla poltrona più alta di Palazzo delle Aquile.
Teatro gremito in ogni ordine di posti. Proprio per questo motivo, a molti affezionati e curiosi è stato inibito l’accesso per problemi di sicurezza.
Nel suo lungo monologo, durato circa 90 minuti, Leoluca Orlando ha messo in evidenza innanzitutto la definizione di Palermo città del dialogo e dell’accoglienza, che ambisce a diventare sempre più internazionale, sia come modello di sviluppo e stile di vita, sia per l’accoglienza dei vari popoli, in un momento storico in cui le immigrazioni rappresentano un fenomeno molto importante.
Un discorso che rimarca concetti più volte espressi dal sindaco, che in una recente apparizione pubblica aveva 
affermato che “lo straniero che giunge a Palermo diventa automaticamente palermitano“. È attraverso questa combinazione di popoli e culture, che Orlando spera si possano superare i problemi antichi della nostra città, quali possono essere la mafia, e più in generale il non rispetto delle regole.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha poi elencato tutte le iniziative della sua amministrazione negli ultimi cinque anni di legislatura, sottolineando in particolare il salvataggio e la messa in efficienza della aziende partecipate, delle scuole, delle coste, dei mezzi pubblici di trasporto e su questo ultimo fronte ha puntato il dito contro la Regione Siciliana che è debitrice nei confronti del Comune. Secondo Orlando, malgrado questo grave ammanco, l’amministrazione comunale è riuscita a mantenere un livello di efficienza, anzi è impegnata al miglioramento del servizio di trasporto pubblico con l’immissione di nuovi autobus, la razionalizzazione delle linee urbane ed infine il fiore all’occhiello rappresentato dall’attivazione delle linee del tram.
Il lungo discorso è stato spesso interrotto dagli applausi dei presenti per via dei toni trionfalistici di Orlando, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo quando ha parlato dell’arduo compito di lavorare tutti insieme per presentare il futuro candidato nel 2022, ovvero a fine prossima legislatura. “Mi auguro che il futuro candidato non debba avere gli stessi problemi che ho dovuto affrontare io per cambiare la città”.
In sala erano presenti numerosi esponenti politici e candidati a consigliere comunale, ma anche consiglieri regionali. Tra questi Edy Tamajo Consigliere Regionale dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha dichiarato ai microfoni del GCPress: “Orlando ha dimostrato che il sindaco lo sa fare perché è riuscito, in un momento di grande crisi, a modificare il volto di una città. Ha preso decisioni forti, impopolari che cambieranno Palermo nei prossimi anni facendole assumere sempre più la connotazione di città europea. Ma basta già oggi fare un giro nel centro per accorgersene”.
Emilio Arcuri vice sindaco di Palermo: “Abbiamo lavorato molto sul campo della mobilità dei cittadini all’interno della città con sistemi di trasporto che ci avvicinano all’Europa. Sul piano dell’accoglienza abbiamo attuato la politica dell’integrazione: le persone che vengono dal Mar Mediterraneo stanno cambiando il volto della città e aiutano i cittadini di Palermo a cambiare il modo di ragionare. Inoltre ci siamo concentrati sul tema della tutela del territorio e della salute dei cittadini”.
Ninni Terminelli già consigliere comunale di Palermo nelle passate legislature e che adesso si ricandida: “credo che essere qui significhi stare dalla parte giusta, Orlando rappresenta una importante storia di questa città e credo che oggi questa storia debba continuare a dare delle risposte al futuro della nostra città”.
Agnese Ciulla assessore alle politiche sociali dell’attuale giunta comunale: “noi continuiamo a lavorare sempre come se fosse il primo giorno di attività politica, sapendo che i problemi della città sono tanti ma che c’è una progettualità che si sviluppa. Oggi abbiamo visto cosa è accaduto negli ultimi quattro anni e mezzo e concretamente come sono cambiati gli interventi attraverso uno strumento particolarmente oggettivo che è quello del bilancio”.
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