Corrimano Edizioni, in occasione della dodicesima edizione di Una marina di libri, ha presentato un nuovo libro in catalogo: Le vite private di Henry James.
Un maggiordomo spodestato, uno scrittore che coltiva la biforcazione di sé stesso, il camerino di un teatro condiviso magicamente da un albergo e da un castello.
Sono vite private quelle che racconta Henry James e che Corrimano Edizioni ha raccolto nel nuovo libro della collana Baltimora.
I RACCONTI
I tre racconti sono trainati da personaggi-osservatori che studiano i diagrammi di certe realtà e di certe mistificazioni, rischiando di finire incastrati tra gli assi cartesiani. La struttura delle frasi e la dinamica dei paragrafi sono la mappa di un territorio promiscuo.
Come scrive Fabrizio Coscia nella postfazione, questi racconti rappresentano il momento in cui la scrittura di James assume forme e intenzioni nuove, segnando un congedo dall’età del realismo. C’è del surreale in queste storie, vite sdoppiate tra pubblico e privato.
Nel racconto più lungo, La vita privata, James ci mette di fronte ad un paradosso esistenziale: da un lato l’uomo che sembra esistere solo nella sua dimensione pubblica e mondana, dall’altro lo scrittore che ha bisogno di annullarsi come uomo per dare vita alla sua opera.
Henry James (1843-1916)
E’ uno dei più grandi autori americani di sempre. Grazie ai suoi romanzi, ai suoi racconti e ai suoi saggi, è diventato un faro per diverse scrittrici e diversi scrittori di primissimo piano (da J. D. Salinger a T. Capote a J. Updike, da I. Murdoch a A. Byatt a J. C. Oates). Tra i suoi capolavori ricordiamo Ritratto di signora, Il carteggio Aspern, Le ali della colomba, Gli ambasciatori.