Il dialogo tra due donne di generazioni diverse è al centro dello spettacolo ‘Oscillazioni‘, scritto e diretto da Domenico Bravo e interpretato da Viviana Lombardo e Rosaria Pandolfo, in scena nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo che lo produce dal 23 al 27 gennaio. Le scene sono di Rosaria Randazzo, le musiche dello stesso Mimmo Bravo.
Due donne una in cerca di pace, laltra apparentemente serena sono legate da pochi oggetti che appaiono in scena: un taccuino, una corda, una scatola rossa. Nel loro appassionato dialogo ripercorrono alcuni momenti delle loro vite: i genitori, il lavoro, le relazioni, le giornate storte e i buchi neri senza fondo. Le vediamo insieme, ma sembrano non incontrarsi mai.
Le separa l’età e il tempo, ma le unisce l’ironia, anche quando amara. Una misteriosa scatola rossa, testimone muta di tanti fallimenti e sofferti risultati, è una specie di moderna versione del vaso di Pandora, in cui tutti i mali di un tempo sono rientrati, forse una volta per tutte, forse solo in attesa di riversarsi nuovamente.
«In Oscillazioni – spiega lautore e regista Domenico Bravo – c’è la voglia di reagire e resistere al carico opprimente che l’esistenza pone costantemente davanti; cè un non troppo velato ottimismo, che è entusiasmo e coraggio per la vita, già di per sé una conquista a dispetto delle innumerevoli e inevitabili sconfitte. E c’è la scelta, che è allegria, sorpresa, futuro, rischio. Il testo, che apparentemente sembra ruotare attorno ai fallimenti della protagonista e ai tentativi dellaltra di sedarne l’animo, è non solo un omaggio alla donna e alle sue meravigliose complessità, ma anche una considerazione, del tutto personale, sul carattere, spesso inteso come un monolite fatale, qualcosa di identitario, con cui si nasce e riguardo a cui c’è ben poco da fare. Le oscillazioni della vita, si sa, sono imprevedibili. Lo sono anche quelle di un cappio attorno al collo che, alla fine, trova un suo equilibrio».
Note di regia estese
Le oscillazioni della vita, si sa, sono imprevedibili. Lo sono anche quelle di un cappio attorno al collo che, alla fine, trova un suo equilibrio.
Il testo che apparentemente sembra ruotare attorno ai fallimenti della protagonista (la quale non ha nome per il semplice fatto che non ha bisogno di averne uno) e ai tentativi dellaltra di sedarne l’animo (non tutti provvidenziali e opportuni, per la verità) è non solo un omaggio alla donna e alle sue meravigliose complessità, ma anche una considerazione, del tutto personale, sul carattere, spesso inteso come un monolite fatale, qualcosa di identitario, con cui si nasce, e riguardo a cui cè ben poco da fare.
Ma è un significato abusivo: il carattere è una scelta (parola chiave, seppur mai citata) che si costruisce, nel bene e nel male, su cui si ha pieno potere, e non è mai un alibi.
In Oscillazioni c’è la voglia di reagire e resistere al carico opprimente che l’esistenza pone costantemente davanti; cè un non troppo velato ottimismo che è entusiasmo e coraggio per la vita, già di per sé una conquista a dispetto delle innumerevoli e inevitabili sconfitte. E c’è la scelta, che è allegria, sorpresa, futuro, rischio. Prima che le luci si spengano, l’anziana signora scruta qualcosa all’interno della scatola.
Un ricordo.
Una conquista dopo innumerevoli sconfitte.
La resistenza.
La sua scelta.
Teatro Biondo, Sala Strehler
dal 23 gennaio al 27 gennaio 2019
Oscillazioni
scritto e diretto da Domenico Bravo
con Viviana Lombardo e Rosaria Pandolfo
scene Rosaria Randazzo
realizzate da Davide Speranza
musiche Domenico Bravo
produzione Teatro Biondo Palermo
si ringraziano Patrizia Veneziano Broccia e il Teatro Lelio
durata: 1 ora senza intervallo
Calendario delle rappresentazioni
mercoledì 23 gennaio ore 21.00
giovedì 24 gennaio ore 21.00
venerdì 25 gennaio ore 17.30
sabato 26 gennaio ore 17.30
domenica 27 gennaio ore 21.00