Era il 30 dicembre 2015 quando a Palermo venivano inaugurate le 4 linee tram il cui progetto fu approvato ben 10 anni prima e i lavori durarono dal 2007 fino all’inaugurazione. Le 4 linee garantiscono la fruizione del servizio solo ad una parte della cittadinanza ed è proprio per questo motivo che l’Amministrazione comunale si è orientata per il completamento della rete tranviaria con 7 Tratte che permetteranno di connettere il centro della città con le periferie e per consentire, quindi, a tutti i residenti di usufruire di mezzi di trasporto celeri e meno inquinanti.
Ad aggiudicarsi la progettazione preliminare è stato lo studio Cassata (Ruggero e Giovanni Cassata, Dino Bonadies e Alberto Scotti) di Palermo, e prevede la realizzazione di 67 chilometri di nuova linea tranviaria, un nuovo deposito per il ricovero di 40 vetture, 14 stazioni di interscambio, 13 parcheggi intermodali, piste ciclabili, isole pedonali e verde.
Per la costruzione dei nuovi assi tranviari, non saranno utilizzati pali e barriere. Le vetture marceranno su rotaia e saranno alimentate a batteria con sistemi di ricarica veloce ai capilinea, in particolari fermate e nella nuova rimessa – che dovrebbe essere costruita in via Sampolo – in cui i mezzi stazioneranno nelle ore notturne e ricaricheranno le batterie.
Con un video di oltre quaranta minuti, basato su grafica e animazioni, il Comune di Palermo ha così spiegato la propria idea di mobilità efficace, efficiente e affidabile che intende perseguire con le nuove linee le quali integreranno e completeranno l’esistente collegamento tra i quartieri Borgo Nuovo/Cep e Stazione Notarbartolo.
Entro il 2019 lo studio Cassata dovrà compiere tutte le indagini propedeutiche all’opera e redigere il progetto definitivo. Nel 2020 dovrebbero essere affidati i lavori per le prime tre linee e nel triennio successivo la realizzazione.