Si parte dal ’68, gli anni della rivoluzione, e si va oltre ai giorni nostri, fino ad arrivare ad un futuro ipotetico. Protagonista è la donna, letta attraverso le epoche, nonchè le evoluzioni temporali, ed analizzata sotto le più diverse sfaccettature. E’ questo il lavoro che ci presenta Adelaide J. Pellitteri, autrice di “Donne fino a epoca contraria” (Edizioni l’Erudita). Il libro si compone di 32 racconti, tutti diversi tra loro, e con protagoniste altrettanto differenti, una cosa però lega tutte queste storie, ovvero, il tempo. L’autrice segue quindi un ordine cronologico che suggerisce la lettura partendo dal primo ed arrivando al trentaduesimo.
La Pellitteri analizza i cambiamenti della donna legati a sua volta ad un rapporto che cambia, insieme alle varie necessità anch’esse in continua evoluzione. «Sono interessata al cambiamento – afferma l’autrice – e quindi al mondo odierno, ad esempio a come è cambiata anche la scrittura, in questo tempo, con l’avvento dei social network. In ogni caso, tra i compiti più importanti della donna, vi è quello di essere un’educatrice sociale, ed io vado cogliendo le varie sfaccettature, passando da un estremo all’altro».
Le donne di queste 32 storie attraversano i tempi, c’è chi porta i segni sul viso, chi balla sul cubo, chi si occupa di loschi affari, o lotte sociali, donne vittime di violenza, ma anche donne carnefici. «Ho messo la donna sotto il “mirino” – prosegue la Pellitteri – perché il cambiamento che l’ha portata alla conquista del suo spazio nella società, ha lasciato in realtà dei vuoti immensi, o almeno questa è la sensazione. “Che La donna abbia vestito i panni da guerriera per conquistare il deserto?”: è infatti una mia citazione che ripeto spesso, ma che non vuole essere una visione catastrofica, è un qualcosa che punta semplicemente alla riflessione».
In ogni caso, Adelaide J. Pellitteri sta sempre e comunque dalla parte delle donne, come si evince anche dai racconti. «Credo piuttosto – precisa Adelaide – che la donna sia superiore a quel tipo di femminismo che la relega soltanto al lavoro, togliendole, di fatto, il potere di educatrice sociale. Nessuno di noi ha la ricetta giusta per risolvere la questione e non sarò certo io a farlo. Questi racconti servono semplicemente a farci fare delle domande».
Nello specifico, l’autrice parla di come sono cambiate le donne nei loro sentimenti, passando da vittime a carnefici, e le descrive attraverso tutti i ruoli possibili, analizzando quindi questa continua evoluzione che, alla fine, potrebbe rischiare di farle entrare in conflitto con se stesse. Ed i 32 racconti, così, è come se diventassero un unico romanzo.
“Donne fino a epoca contraria” di Adelaide J. Pellitteri verrà presentato sabato 2 febbraio, alle ore 17.30, a Spazio Cultura – libreria Macaione di via Marchese Di Villabianca 102 a Palermo. Insieme all’autrice, dialogherà lo studente di Lettere Moderne Ignazio Muscarelli, con cui si tratteranno diversi temi.