La compagnia aerea Ryanair ha annunciato oggi, quattordici nuove rotte per la Summer 2022 dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi. L’operativo dei voli ora include collegamenti da/per Billund, Bratislava, Bruxelles-Charleroi, Londra-Stansted, Varsavia-Modlin, Bordeaux, a partire da giugno, Düsseldorf-Weeze, Manchester, Riga, Siviglia, Tolosa, a partire da luglio e, nazionali, Roma–Fiumicino, Torino e Venezia. Per celebrare l’annuncio di queste nuove rotte, Ryanair ha lanciato una promozione a tempo limitato con tariffe disponibili a partire da soli € 19,99 per viaggi fino alla fine di ottobre 2022, che devono essere prenotate entro venerdì 13 maggio, sul sito www.ryanair.com.
L’apertura di queste nuove rotte rafforza l’impegno della compagnia Ryanair verso Trapani e la Sicilia, dove una maggiore connettività sta contribuendo a ricostruire il settore turistico dell’isola e sta giocando un ruolo chiave nella ripresa dell’occupazione e dell’economia locale. La stretta collaborazione tra Ryanair e l’aeroporto di Trapani Birgi ha facilitato una crescita significativa del traffico di Ryanair a Trapani di oltre il 560% dall’estate del 2019. Opererà oltre 140 voli settimanali da e per Trapani per l’estate ‘22, dando al turismo siciliano una spinta necessaria dopo due estati perse.
«I numeri parlano chiaro: la Sicilia, dopo il triste periodo di chiusure e restrizioni imposte dalla pandemia – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – torna ad essere una delle prime mete turistiche al mondo. E, conseguentemente, l’interesse delle grandi compagnie aeree dà la possibilità ai siciliani di essere interconnessi con un numero sempre maggiore di Capitali e destinazioni internazionali. L’aumento del traffico aereo, da e verso la Sicilia, non può che farmi felice – prescindendo da quale sia lo scalo interessato – perché è il gioco di squadra che farà ancora più ambiziosi i nostri progetti futuri. Il mio plauso a Ryanair, che continua a puntare sulla Sicilia, e al presidente Ombra che, con il suo impegno, continua a far crescere l’aeroporto di Trapani».
«I numeri annunciati dalla compagnia aerea Ryanair – sottolinea il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -, ripagano le speranze di chiunque abbia fatto il tifo per questo aeroporto, penso ai trapanesi che non hanno mai smesso di crederci e al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che con noi ha scommesso tanto e ha dimostrato di aver vinto. I numeri fatti ad aprile, con un +61% rispetto al 2019 e un +78% di movimenti, e quelli del periodo gennaio-aprile che segnano il +33% rispetto allo stesso periodo 2019 e un +28% di movimenti, sono un certificato di benessere dell’aeroporto che è già tangibile per tutti coloro che operano nel turismo. Il territorio raccolga la sfida e dimostri di saper mettere a frutto questo flusso di turisti offrendo ospitalità, sicurezza, pulizia e servizi».
Il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, ha dichiarato: «Siamo lieti di aggiungere queste quattordici nuove rotte estive che collegano Trapani Birgi con destinazioni internazionali chiave oltre a migliorare la connettività nazionale cruciale. Quest’estate, Ryanair collegherà Trapani con 11 Paesi, attraverso 22 collegamenti, operando più di 140 voli settimanali da e per l’aeroporto, incrementando il turismo internazionale e nazionale e offrendo al contempo ai residenti siciliani più opzioni di viaggio tra cui scegliere durante la pianificazione del loro viaggio. Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri partner nell’aeroporto di Trapani per garantire questa crescita e migliorare i servizi per coloro che vivono, lavorano o desiderano visitare la Sicilia».
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All’aeroporto di Trapani Birgi una teca dei Lions per sostenere i bambini diabetici
Si è svolto lo scorso 3 maggio, all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi la cerimonia di posa di una teca del Lions Club International per la raccolta di fondi destinati alla lotta al diabete ed alle sue complicanze. Nello specifico, i contributi volontari dei passeggeri, saranno destinati alla donazione ai bambini affetti da diabete di tipo 1 di un cane addestrato a percepire le crisi glicemiche, grazie all’odorato sviluppato e al suo addestramento specifico. Alla consegna della teca in plexiglas e di un banner esplicativo per il crowdfunding destinato all’addestramento di cani “allerta diabete”, che è stata posizionata nella zona Partenze, in area sterile, erano presenti il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio, Salvatore Ombra e una delegazione del Lions Club International distretto 108 Yb Sicilia, rappresentato dal governatore Francesco Cirillo, dal presidente della Circoscrizione 2 Trapani, Pasquale Perricone, dal presidente di Trapani, Mario Davide Laudicina, dal presidente di Marsala, Michele Fici.
«Quella contro il diabete è una battaglia che il nostro club service porta avanti nel mondo – ha commentato il governatore del Lions Club International distretto 108 Yb Sicilia Francesco Cirillo -. Noi stiamo costituendo una rete di solidarietà negli aeroporti. Siamo partiti da Catania e Comiso, adesso Trapani, prossimamente Pantelleria e Lampedusa». «Siamo felici di far parte di una rete virtuosa tra aeroporti, sperando che sia di buon auspicio anche per un’unione futura degli scali dell’Isola» ha sottolineato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra.
«Sono 463 milioni nel mondo i soggetti diabetici e 3.500.000 in Itali e il 40% di essi va incontro ad episodi di ipoglicemia, una grave complicanza che se non diagnosticata e curata tempestivamente può portare al coma ed alla morte soprattutto se il soggetto è in età pediatrica con diabete di tipo 1 – ha spiegato Giuseppe Daidone, responsabile per il club service del progetto Cani Allerta Diabete -. L’olfatto dei cani, a cui facciamo seguire un addestramento mirato che dura due anni in un centro a Biancavilla (Ct), sono in grado di percepire un aumento o una diminuzione della glicemia, anche prima dei device per il controllo glicemico. Il cane è addestrato a percepirne i sintomi, ad avvisare i parenti e, in assenza di esseri umani, ad azionare un allarme attraverso uno speciale tappetino».
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Nella notte del 5 maggio incidente aereo simulato all’aeroporto di Trapani Birgi con centinaia di mezzi e persone
Centinaia di persone e mezzi animeranno l’aeroporto di Trapani Birgi nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 maggio. Dopo due anni di sospensione a causa delle misure di prevenzione anti Covid riprende, infatti, la rituale esercitazione per provare il Piano di Emergenza Aeroportuale (PEA). Sarà simulato un incidente aereo di vaste proporzioni, con l’ausilio di un aeromobile importante, insieme a centinaia di passeggeri e saranno attuate tutte le procedure di intervento. Un apparato di soccorso articolato e complesso che sarà arricchito da particolari comparse, gli studenti dell’istituto tecnico aeronautico di Trapani e dai droni.
Si tratta di una simulazione massiccia e realistica coordinata e disciplinata dal Piano (PEA), imposto dalla normativa internazionale e previsto per tutti gli aeroporti, per rispondere alle emergenze e agli incidenti aeronautici. Messo a punto da un comitato che comprende diversi soggetti tra cui la Prefettura, l’Aeronautica Militare, le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Protezione Civile, l’ufficio di Sanità Marittima ed Aerea, l’Azienda Sanitaria Provinciale, le polizie municipali di Trapani e Marsala. Coinvolta anche la Guardia Costiera, laddove l’aeromobile incidentato dovesse finire in mare, nonché gli ispettori dell’Enac, Ente Nazionale per Aviazione Civile, per verificare l’adeguata e corretta attuazione di tutte le misure.
L’esercitazione sarà attivata dalla torre di controllo dell’aeroporto e saranno mobilitati il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco con il distaccamento aeroportuale locale, in cooperazione col Nucleo Antincendio del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare, il Servizio Sanitario aeroportuale civile interno, insieme al Servizio Sanitario del 37° Stormo. A seguire, interverranno anche i mezzi di soccorso esterni, sia dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Trapani, sia le ambulanze del Servizio Sanitario Emergenza Urgenza 118; inoltre saranno coinvolti i nosocomi limitrofi di Trapani e Marsala e saranno allertati anche quelli di Palermo e Castelvetrano.
«Tutto l’aeroporto viene messo alla prova, ed Airgest è responsabile della tenuta del Piano di Emergenza. Ci auguriamo che non accada mai – sottolinea il presidente Salvatore Ombra – ma attraverso queste esercitazioni dobbiamo dimostrare di avere un apparato efficiente e funzionante per garantire il massimo dei soccorsi, per salvare vite umane e ridurre i danni, con tempestività ed efficacia e poi, quanto prima, recuperare una normale operatività nel post incidente per non creare disservizi».
«In questa occasione – aggiunge il direttore generale Michele Bufo – saranno coinvolti come particolari comparse, gli studenti dell’Istituto tecnico aeronautico di Trapani, i loro insegnanti e i genitori, per sperimentare anche il piano di supporto e assistenza ai parenti dei passeggeri assicurato dal nucleo di psicologi dell’Epe (Equipe Psicosociale Emergenze) dell’Asp di Trapani. Infine, di assolutamente innovativo in questa esercitazione, che è già supportata da un evoluto sistema informatico di gestione delle emergenze chiamato HEELP – conclude -, ci sarà anche una inedita sperimentazione, frutto di un accordo di collaborazione, di ricerca e sviluppo con la società Southdrone, che prevede l’impiego di droni per facilitare al meglio le operazioni di intervento dei primi soccorsi».
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Atterrati all’aeroporto di Trapani Birgi, 63 orfani dall’Ucraina
All’aeroporto di Trapani Birgi sono atterrati, alle ore 15,40 con volo speciale Ita az 8957 da Cracovia, 63 orfani evacuati dall’Ucraina. I bambini, dai quattro ai sedici anni, provengono da orfanotrofi di Mariupol e Kramators’k, nell’Oblast di Doneck. Si tratta del più numeroso gruppo di orfani evacuato legalmente dall’Ucraina dall’inizio del conflitto. L’operazione umanitaria è stata realizzata dalla rete di associazioni Stop the war now, coordinata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, con la collaborazione della CGIL, che ha curato la logistica via terra dall’Ucraina all’Italia con la preziosa collaborazione del sindacato polacco Solidarnosc e del Movimento 5 Stelle che ha finanziato il volo charter dalla Polonia.
Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, ha disposto per l’accoglienza dei piccoli profughi palloncini gialli e azzurri ispirati alla bandiera ucraina, uno striscione di benvenuto realizzato da Seriservice, un buffet offerto dalla società Angelino. Hanno ricevuto anche zainetti con snack, merende, caramelle, giochini e colori. «L’aeroporto di Trapani è orgoglioso di aver dato un contributo anche minimo ad un atto umanitario così grande – ha affermato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra-. Regalare un sorriso a dei bambini doppiamente sfortunati è un dovere morale oltre che una gioia. Auguriamo a tutti loro di trovare qui in Sicilia ospitalità e serenità».
«La più grossa evacuazione di orfani autorizzata dal governo ucraino – ha commentato Gianpiero Cofano, segretario generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, in volo con i piccoli -. Abbiamo scelto la Sicilia per ospitarli perché è terra di accoglienza». Tra le autorità e gli intervenuti alla conferenza stampa, Il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, il prefetto di Trapani, Filippina Cucuzza, il vice prefetto vicario della Prefettura di Trapani, Caterina Minutoli, Vincenzo Maurizio Santangelo, senatore della Repubblica il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, Alfio Mannino, segretario generale CGIL Sicilia e Carmela Daidone, assessore ai Servizi Sociali del comune di Erice, che accoglierà 11 bambini all’istituto Incoronata. Gli altri saranno destinati, 13 ad Alcamo, 18 a Modica e 28 a Catania.
I bimbi sono stati accompagnati da altre 21 persone, tra cui i tutori dei minori ed alcuni educatori con i loro figli, per un totale di 84 ucraini. Il gruppo era stato evacuato nelle settimane scorse dai territori martoriati dalla guerra e temporaneamente ospitato nel distretto di Leopoli. L’evacuazione è stata possibile grazie all’assistenza del Ministero degli Affari Esteri e della rete diplomatica italiana in Ucraina e Polonia che ha interloquito con i Ministeri ucraini e polacchi per la messa in sicurezza dei bambini senza famiglia, che finora non avevano potuto lasciare il Donbass a causa della loro fragilità.