Nonostante il caldo, ha avuto luogo la V edizione di “Ponte San Leonardo in Festa”, l’annuale appuntamento organizzato dall’associazione Rodoarte onlus lungo le settecentesche rampe del Ponte San Leonardo a Termini Imerese, Luogo di Identità e Memoria della Regione Siciliana dal 2018. L’evento si è svolto domenica 1 agosto, e ha preso il via sin dalle 9 del mattino.
Il Ponte, che sorge nei pressi della foce del fiume San Leonardo nel territorio di Termini Imerese – unico nel panorama siciliano e superba opera d’arte partorita dalla genialità di Agatino Daidone – è gestito dall’Associazione Rodoarte onlus (fin dal 2013) attraverso tutta una serie di attività volte alla sua valorizzazione, tra le quali la “Festa”, che ne rappresenta vetrina e culmine.
Inserita nel più ampio programma dell’XI° edizione dell’Infiorata Termitana, Ponte San Leonardo in Festa, col patrocinio gratuito dell’Assessorato Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e del Comune di Termini Imerese, ha visto il susseguirsi di numerose attività quali la realizzazione di un’installazione a cura dei Maestri Infioratori di Termini Imerese (che quest’anno rappresentano la Sicilia nella fiera mondiale di Santiago de Compostela), l’angolo dedicato al Carnevale di Termini Imerese – rimandato a causa delle misure anti covid – messo in piedi dalla Società del Carnovale di Termini Imerese, il magnifico passaggio dei cavalieri e dei loro cavalli delle associazioni Himera Cavalli di Termini Imerese e I Cavalieri del Sentiero di Trabia, il motoraduno del “Vespa Club Termini Imerese”, il raduno di auto storiche dei club “Trabia Motors Passion” con la sosta di alcuni esemplari che hanno fatto la storia dell’automobilismo nazionale, e tanto altro.
A chiusura della Festa, il presidente dell’associazione Rodoarte onlus Rosario Ribbene ha espresso tutta la sua gratitudine a coloro che hanno prestato il proprio gratuito operato e la propria condivisione per la riuscita della manifestazione, nonostante le insostenibili temperature, rimarcando l’importanza degli obiettivi raggiunti – primo fra tutti la vicenda L.I.M. – e rilanciando l’idea di guardare alla più alta meta di una Termini Imerese inserita nella World Heritage List dell’UNESCO, attraverso una rete di monumenti cittadini che, di fatto, costituiscono degli unicum nel panorama del territorio nazionale.