È ripartita questa mattina la ‘Cursa’, la storica Targa Florio che AC Palermo e ACI, con il supporto di ACI Sport e ACI Storico, organizzano nella sua versione di gara di regolarità classica, importante tappa del Campionato Grandi Eventi ACI Sport, al fianco del rally. A partire dalle ore 9, le vetture, hanno lasciato nuovamente il Museo dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale di Palermo, partner istituzionale e logistico di Targa Florio 2020, per affrontare la seconda giornata di gara. Aperti dalle rosse del Ferrari Tribute To Targa Florio, uno ad uno gli equipaggi si sono lanciati nella competizione, che anche oggi si promette vivissima e senza sconti.
I tempi di ieri hanno portato in testa Giovanni Moceri e Valeria Dicembre, con la FIAT 508C 1939 della Scuderia Targa Florio, ma i top driver sono tutti lì, Antonino Margiotta e Vincenzo Bertieri con la Volvo PV444 del 1947, poi la FIAT 508C del 1938 di Angelo Accardo e Filippo Becchina, quindi quella del team Mafra, del 1937 di Mario Passanante e Enrico Di Mauro. Ancora numerose però le prove da affrontare nella tappa di oggi che porterà piloti e navigatori tra le iconiche strutture di di Floriopoli, con le tribune di Cerda troneggiate dalla torre panoramica.
“È una grande emozione rievocare ciò che hanno fatto i grandi piloti del passato” commenta Giovanni Moceri sul percorso di oggi, dimostrando come anche piloti più esperti, che tante volte hanno percorso queste strade negli anni, possano rimanerne ogni volta affascinati. “Si respira aria di sport, si respira aria di motorismo” continua il siciliano, complimentandosi poi con l’organizzazione per gli sforzi profusi per consentire il corretto svolgimento della manifestazione di quest’anno.
Si registrano in questa edizione anche partecipazioni straniere che impreziosiscono ulteriormente il già ricco parco macchine della Targa Florio Classica 2020, tra questi l’equipaggio tedesco composto da Hagen Kruse e Frank Bittkow che porta in strada una particolarissima Riley 12/6 Gamecock del 1933, o l’Alfa Romeo Giulia Super 1.6 del 1966, dello svizzero Guido Scassellati e il lussemburghese Thomas Berns, originariamente appartenuta alla polizia di stato di cui veste ancora i colori e la sirena.
Lo scontro sui cronometri dell’official timeekeper Tag Heuer è oggi quindi dalle tribune di Cerda verso il Circuito delle Madonie, Collesano, Campofelice di Roccella e poi nel pomeriggio Sciara, Caccamo, Termini Imerese e il ritorno a Palermo. Questo il teatro che nella giornata odierna impegnerà vetture di grandissimo pregio storico, come la Lancia Lambda VIII Serie del 1929, l’auto più antica in gara, di Olindo Deserti e Maurizio De Marco, o la FIAT Campagnola del 1965 di Simone Rossetti e Marco Morao, del team ACI Global Servizi, memoria degli anni al servizio degli automobilisti. Oltre ad essere presente con due equipaggi in gara, ACI Global Servizi è anche sponsor dell’evento fornendo servizi di trasporto e garantendo la sicurezza sul percorso.
Grande passione sul piccolo Circuito delle Madonie
“Le strade della Targa sono sempre stupende” esordisce così Mario Passanante, in coppia con Enrico Di Mauro sotto la bandiera del team MAFRA, all’arrivo a Collesano, nei pressi della storica curva Vaccarella prima di continuare il suo percorso verso Campofelice di Roccella per la pausa di metà giornata.
Altissimo il livello della competizione anche oggi: la sua FIAT 508C del 1937 aveva già guadagnato la vittoria lo scorso anno – in coppia con Himara Bottini che quest’anno invece è alla guida della Porsche 911T del 1966 con Carlo Di Giusto, l’equipaggio di Ruote Classiche che corre per Tag Heuer – dopo una dura battaglia con quella di Giovanni Moceri e Valeria Dicembre, del 1939.
Quest’anno il duello si è riproposto nuovamente, in un serrato testa a testa nel quale si è però inserita anche una terza FIAT 508C, modello chiaramente amato dai campioni della regolarità storica, del 1938, di Angelo Accardo e Filippo Becchina. Ottime anche le prestazioni della Volvo PV444 del 1947 di Antonino Margiotta e Vincenzo Bertieri, grande precisione anche per questo equipaggio nella “scalata” delle Madonie, mantenuta poi nel corso del pomeriggio anche se purtroppo rallentati da un problema tecnico.
Nella seconda parte della giornata le prove di Sciara, Caccamo e Termini Imerese prima del rientro al Museo dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo che ospita la direzione gara.
226 i chilometri percorsi oggi, che portano il totale ad oltre 530 nell’arco dei due giorni di gara. Una prova durissima su un percorso tanto impervio quanto paesaggisticamente affascinante, affrontata con grande costanza dalle numerose vetture anteguerra, che hanno ancora una volta dato prova della loro validità, grazie alla passione e alla cura che muove i proprietari, in accordo con i valori da sempre condivisi e promulgati da ACI Storico.
“Le strade siciliane sono un pò gravose per questo genere di macchine, bisogna avere un pò di accortezza e non strapazzarle troppo, ma con la passione si risolvono tutti i problemi”, spiega Maurizio De Marco, secondo pilota di Olindo Deserti, con la Lancia Lambda VIII Serie del 1929, vettura più antica in gara: un raro gioiello da collezione che ha fatto delle strade siciliane il suo museo. Prima partecipazione per loro in questa competizione “Siamo molto felici di esserci, siamo venuti per vincere, ma poi ci abbiamo pensato: i siciliani sono troppo forti, possiamo considerarli i professori universitari della regolarità”.
Non solo storiche e youngtimers sulle Madonie quest’oggi, con la Targa Florio Classica 2020, La Targa Florio Legend e La Targa Florio Gran Turismo anche le rosse di Maranello del Ferrari Tribute to Targa Florio. Uno spettacolo a 360 gradi, quello offerto da AC Palermo e ACI con il supporto di ACI Sport e ACI Storico, che parte dagli albori dell’automobilismo per arrivare ai capolavori ingegneristici moderni. Lo show Ferrari nelle Madonie ha portato in scena rosse dal 1999 al 2019, dalla Ferrari 360 Modena di Angelo Pizzuto e Susanna Serri, alle 812 GTS di Alessandro Barreca e Tommaso Lo Cascio Macchiarella e dei tedeschi Benedikt Lex e Kevin Braun, cui si aggiungono poi le due della classifica Legend, la Ferrari 308 GTS del 1980 di Vincenzo Ferrari e Riccardo Catania e la GTS Turbo del 1988 di Aldo Castello e Maria Teresa Pascal.
Un evento davvero fuori dall’ordinario, reso possibile anche dalla preziosa partecipazione degli sponsor ACI Global Servizi, Sara Assicurazioni, MAFRA, del partner istituzionale e logistico Museo dei Motori e Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo, dei partner tecnici Acqua Fiuggi, Chin8 Neri e Duca di Salaparuta e dall’imprescindibile lavoro dell’official timekeeper Tag Heuer.
Domani si premierà il vincitore ufficiale dopo la terza tappa, la celebrazione del Circuito della Favorita.