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La Sicilia ultima in Italia per riciclo e raccolta differenziata

ROMA, 25 OTTOBRE 2016 – La Sicilia è La peggiore regione in Italia come percentuale di avvio a riciclo e intercettazione pro capite di raccolta differenziata. E’ un quadro allarmante quello che emerge dal VI Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti, presentato ieri a Roma nelle sede di Anci. Nel 2015 la Regione ha avviato al riciclo il 10,81% dei rifiuti urbani, un dato lontanissimo dall’obiettivo UE del 50% entro il 2020 e addirittura in calo dell’8,66% rispetto al 2014; male anche l’intercettazione pro capite di raccolta differenziata, ferma a 54,81 kg  per abitante rispetto alla media nazionale di 253 kg.

“Il Rapporto conferma l’immagine di un Paese a due velocità – ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e Rifiuti – con un Nord dotato di impianti più adeguati e di una maggiore sensibilità rispetto alla tematica. Se le regioni del Centro-Nord raggiungono in media quasi il 50% di effettivo riciclo la gran parte del Mezzogiorno, in assenza di provvedimenti straordinari, difficilmente riuscirà a centrare l’obiettivo entro il 2020”.

A livello nazionale, sale da otto a nove il numero di Regioni italiane che hanno raggiunto, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE del 50% di avvio a riciclo fissato per il 2020: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e la “new entry” Valle D’Aosta. I Comuni che hanno già superato l’obiettivo della Direttiva Europea sono 3.549, un dato in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013. Lo studio evidenzia un lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, che si attesta a 512 kg per abitante,mentre la percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), una forbice dovuta in larga parte alla qualità dei materiali raccolti. Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%.

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