venerdì, 8 Novembre 2024
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HomesocialeLa Sicilia conquista il secondo posto su Airbnb per numero di alloggi

La Sicilia conquista il secondo posto su Airbnb per numero di alloggi

Secondo una ricerca condotta da Jfc, la società di consulenza turistica e marketing territoriale, la piattaforma Airbnb, nel 2023, in Italia ha messo a disposizione oltre 608mila alloggi.

La concentrazione maggiore si è registrata in tre regioni: Toscana (12,9%), Sicilia (11,4%) e Lombardia (11,1%). Al quarto posto si posiziona La Puglia (8,9%), seguita da Sardegna (8,4%), Lazio (8,3%), Campania (6,8%) e Veneto (5,7%).

Per quanto attiene il tasso di occupazione, è il Lazio a conquistare il primo posto, facendo registrare il tasso di occupazione più alto (69,3%), seguito da Veneto (62,5%) e Lombardia (60,3%).

Per valutare la sostenibilità di un’area, Jfc ha elaborato un indice (Rhr) che rapporta il numero di residenti alla quantità di alloggi disponibili sulla piattaforma. La Valle d’Aosta è la regione con l’indice di sostenibilità più elevato (4,26), seguita da Sardegna (3,25), Toscana (2,14) e Liguria (2).

Analizzando le singole città, Palermo registra invece un indice positivo di 0,67, ma Firenze e Venezia presentano indici elevatissimi (rispettivamente 3,81 e 3,67), seguite da Napoli (1,36) e Roma (1,13).

Il gettito fiscale annuale generato solo da Airbnb potrebbe raggiungere quasi i 170 milioni di euro, secondo le stime di Jfc.

Dalla legge finanziaria 2024, Airbnb è obbligata a riscuotere l’imposta di soggiorno per conto degli host che propongono soggiorni brevi.

Il report di Jfc evidenzia la crescita di Airbnb in Italia e il suo impatto differenziato sui territori.

Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, sottolinea l’importanza di monitorare il fenomeno, in particolare per quanto riguarda l’impatto sulle comunità locali e il mercato immobiliare.

Le amministrazioni comunali si trovano ad affrontare diverse sfide legate alla crescita di Airbnb, come la riduzione degli alloggi disponibili per i cittadini, l’aumento dei prezzi degli affitti e il “displacement” dei residenti dai centri storici.

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