di Antonino Schiera
Palermo – <<La mia è una testimonianza di impegno civile e non semplicemente un atto politico. Ci sono tutte le condizioni tecniche, anche senza il rifacimento dei binari, perché si possa andare in treno da Palermo a Roma in 8 ore, contro le quasi 12 attuali. Non esiste motivo perché ciò non possa accadere>>. Così ha esordito l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Sicilia Giovanni Pizzo al cronista quest’oggi, in partenza simbolica con il treno alla volta della capitale. Ma andiamo alla cronaca: ore 06.40 di una fredda mattina alla stazione centrale di Palermo. Non ci sono soltanto passeggeri infreddoliti ad attendere il treno Intercity n° 728 per Roma Termini. Alla spicciolata arrivano cronisti e cameraman in quanto questa non è una mattinata qualunque al binario 4, dato che persone importanti delle istituzioni regionali, si sono dati appuntamento per testimoniare la protesta civile, contro i tagli annunciati dalle Ferrovie dello Stato a scapito del trasporto ferroviario in Sicilia.
Ma andiamo all’antefatto. La prima mossa è delle Ferrovie dello Stato che, non contenta dei tagli già effettuati sui treni a lunga percorrenza siciliani degli scorsi mesi, comunica, lo scorso 2 febbraio, ai sindacati l’intenzione di ridurre ulteriormente gli investimenti, tanto da fare paventare a Michele Barresi del sindacato Orsa, la possibilità che vengano tagliati altri 3 treni verso il continente e 2 navi, con ulteriore calo dei livelli occupazionali nell’area. Di fatto creando una sorta di isolamento della nostra regione e facendo venire meno la cosiddetta continuità territoriale con il continente.
Ma il quadro non è così fosco tanto da fare dire all’assessore alle infrastrutture Giovanni Pizzo:<<Apprezzo l’impegno del ministero nazionale verso le Ferrovie dello Stato, alle quali sollecitiamo delle soluzioni all’avanguardia per la Sicilia nel campo dei trasporti ferroviari>>. In effetti il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, non è rimasto sordo alla nota che il Presidente della Regione Rosario Crocetta gli ha inviato e da qui l’incontro delle prossime ore a Roma con il nostro assessore regionale.
A testimonianza di quanto è importante questo momento si è recato alla stazione anche il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme ad altri Sindaci della Regione:<<La riduzione della frequenza dei treni ed il taglio delle linee è la premessa dell’eliminazione del servizio ferroviario e produce – ha dichiarato Orlando – disaffezione da parte dei cittadini. Dobbiamo intervenire per evitare l’ulteriore isolamento della Sicilia>>. Gli fa eco a pochi passi Mariella Bruno Sindaco di Siculiana venuta alla stazione in rappresentanza dell’area che insiste nell’agrigentino: <<L’Anci, l’associazione nazionale dei comuni è qui presente per protestare contro i tagli degli investimenti in Sicilia. La nostra regione ha bisogno di un sistema di trasporti efficiente in modo da attirare le aziende, soprattutto quelle turistiche, nel nostro territorio che non deve più essere collegato all’idea di arretratezza>>.
Mentre discutiamo si avvicina l’ora della partenza e puntuale come un orologio, alle ore 07.00, sperando non sia un caso vista la presenza delle istituzioni, l’intercity 728 lascia il binario 4 alla volta di Roma con il suo carico di personalità istituzionali dalle quali speriamo di avere buone notizie da Roma.
Qualcuno, dei viaggiatori presenti, ci dice che per lui, visto ciò che sta succedendo, le ferrovie in Sicilia sono allo sbando. Certo notizie come queste mettono in allarme e se confermate vanno osteggiate con iniziative serie.
Noi però constatiamo che negli ultimi anni ci sono stati dei miglioramenti sulla dorsale tirrenica con il completamento del raddoppio ferroviario tra Patti e Messina. Come per la tratta ferroviaria Siracusa- Messina, sulla tratta Palermo-Messina purtroppo ancora insistono lunghi tratti a binario unico che rallentano la velocità media dei convogli e la frequenza. Sono stati fatti degli interventi di velocizzazione su questi tratti a binario unico,ma è necessario che i lavori appaltati nella zona che va da Buonfornello e Cefalù vengano completati al più presto e che vengano iniziati quelli per il raddoppio del resto delle linee siciliane, anche quelle interne.
Sono tante le proposte per diminuire il tempo necessario per recarsi da Palermo a Roma in treno, così come detto autorevolmente dall’assessore alle infrastrutture Giovanni Pizzo.
Riporto il suggerimento qualificato di Giovanni Russo, presidente dell’associazione Ferrovie Siciliane che ha sede a Messina il quale in un suo articolo sul sito dell’associazione propone di migliorare la classificazione dei convogli diurni tra Palermo e Messina da Intercity a Frecciabianca. Questi ultimi utilizzano le moderne e potenti locomotive dei gruppi E402, E403 capaci di viaggiare a velocità maggiori. Intervenire sui tempi di traghettamento per esempio imbarcando il treno in un’unica soluzione all’interno delle navi ed evitando quindi i perditempo degli sganciamenti e degli agganciamenti. Infine sopprimere le fermate intermedie tra Napoli e Roma già ottimamente serviti dai treni locali ed altri intercity.