domenica, 22 Dicembre 2024
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La musica di John Ollis, e con ”Oula”, il suo omaggio all’Africa | Video

E’ trascorso quasi un anno dalla nascita del videoclip del brano Mon Prince dove, si susseguivano le immagini in costume sullo sfondo del settecentesco Palazzo Alliata di Villafranca a Palermo, lui, il protagonista, John Ollis, cantautore afro-italiano di origine togolese. E, proprio in questi giorni, Ollis torna “sulle scene” con un nuovo brano, Oula.

“Oula è il nome che ho dato all’Africa – racconta al GCPress il Cantautore -. Non significa nulla, ed Oula, quindi è una canzone dedicata all’Africa che narra il passato e il presente della vita africana sotto diversi aspetti che riguardano la ricchezza di questa terra. È come un risveglio di coscienza per il popolo africano per proteggere questa ricchezza che la natura ha donato. Per quanto riguarda me, John Ollis, il cantautore, vuole essere un augurio, una sorta di buona fortuna In sha Allah (in arabo) in vista di tutti questi cambiamenti che attraversano l’Africa oggi”.

“Le decisioni per il futuro che prendono oggi i nostri presidenti – prosegue Ollis – mi auguro che siano quelle giuste, credo nel futuro dell’Africa, una terra dove abbiamo tutto per poter essere i primi dal punto di vista economico, e non solo, però ci ritroviamo sempre poveri”.

Il brano è cantato in lingua francese, ed Ollis ci ha fornito la traduzione del testo che vi riportiamo:

“OULA”
John Ollis

Oula In Sha Allah
Oula In Sha Allah
Buona fortuna a te
Hai pianto per molto tempo
Quando ti asciugherai le lacrime?
In sha Allah Africa
Addormentata troppo a lungo
In un sonno profondo di speranza
Ora i tuoi figli sono dispersi
Paradiso, inferno
Paradiso, inferno
La Culla dell’umanità
Diventi povera quando ti lasci spogliare delle tue ricchezze
Come oro, il diamante, il caffè e il cacao che la natura ti ha donato
Li hai offerti a sconosciuti
Adesso sei povera e non ti resta nulla
Niente di niente, non ti resta niente.

ECCO IL VIDEO DI OULA

John Ollis, è un autore, compositore, cantante e polistrumentista Afro-italiano del Togo, nell’Africa occidentale. Ollis battezza il suo genere musicale “la Métisse”, una raffinata musica tra Afro, Pop, Salsa, Reggae, Blues e Rumba. Questa musica, di qui e altrove, parla di amore, umanità e speranza. L’artista, precisamente, è nato a Lomé-Golfe-Togo ed è cresciuto cantando in cori gospel e gruppi a cappella. Arriva in Europa nel 2000, prima in Italia, poi in Belgio, dove pubblica il suo primo album nel 2004, “Ta majesté s’élève”. Nel 2007 a Palermo, Ollis presenta il suo secondo album dal titolo Le Cri de l’Afrique “Il grido dell’Africa”, con una nuova formazione. Da lì partecipa a diversi festival, concorsi, concerti e approda in vari teatri sul territorio nazionale italiano. E’ Presidente dell’Associazione Africa Land a Palermo dal 7 novembre 2005, associazione che si propone di diffondere la cultura africana in tutta la sua diversità. L’associazione si presenta, oggi, con il nuovo nome Espace Ollis. Dopo il suo ultimo concerto-spettacolo intitolato L’humanité, “Umanità”, il 22 giugno 2011 a Palermo, e con la presentazione del suo 3° album, John Ollis si prende una lunga pausa fino a febbraio 2019. Arriva in Svizzera nel 2013, e lì il cantautore insegna percussioni e canto a Friburgo e Payerne. Accompagnato da una nuova ispirazione, Ollis trova la “giusta” voce per pubblicare il 15 febbraio 2020 a Friburgo, un 4° album intitolato “Gbeblewou” che in togolese significa “Voce dolce”. Questo album nasce da due temi attuali della cronaca: immigrazione e cambiamento climatico. Il 9 gennaio 2020 l’artista completa le riprese di un videoclip, girato in Sicilia, che racconta la storia di un clandestino africano, dal titolo “Bâteau de fortune”.

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