Quando la musica si sposa con il mare e si riversa in un mondo naturale creando un connubio perfetto in armonia con l’ambiente circostante, il risultato non può che essere eccellente. Una musicalità forte e travolgente è ciò che si avverte ascoltando e, soprattutto, guardando la trilogia dei video Live in Mondello Beach, realizzati con minuziosa cura e tecnica del suono dal Maestro Giuseppe Urso (batteria), accompagnato da Valerio Rizzo (piano) e Stefano India (contrabasso e basso elettrico), entrambi talentuosi ex allievi del Conservatorio di Palermo Alessandro Scarlatti che hanno già alle spalle, nonostante la giovane età, una carriera segnata da importanti collaborazioni.
Presentato l’ultimo dei video Live in Mondello Beach, “White” che è una composizione di Giuseppe Urso già registrata nel cd Shapes per l’etichetta Da Vinci Publishing di Osaka e rappresenta un omaggio alla cultura hip hop e neo soul, con armonie e clusters contemporanei ma ancora una volta di fruibilità melodica nonostante la complessità.
“White, bianco come la purezza del fanciullo – sottolinea il Maestro Urso – come la schiuma del mare, colore neutro che anela alla libertà, sinonimo di spazio e di “respiro” in musica come nella vita, bianco come la luce che illumina tutte le cose del Mondo”.
Ricordiamo che la trilogia rappresenta un nuovo progetto musicale che vede protagonisti gli strumenti immersi nella spiaggia di Mondello in una calda giornata primaverile, durante il venerdì santo. Grazie al Maestro Urso che con il suo Trio stabile propone una sonorità ritrovata dal proprio animo, il cui intento è quello di coniugare tinte forti dei colori della nostra terra assieme all’interpretazione musicale derivata dalla freschezza dei due giovani artisti con l’esperienza del Maestro. La novità assoluta risiede nel fatto che, con l’esibizione dal vivo dell’ensemble palermitano, sono stati realizzati tutti e tre i video.
Il primo dei tre, che reinterpreta con un concept e arrangiamento di Urso, è il famoso brano musicale “Everybody Wants to Rule the World” del gruppo new wave e pop rock inglese Tears for Fears, e che valorizza la felice riuscita di una registrazione in mezzo alla natura, in una armonia interiore ritrovata a contatto con un mondo che ci appartiene perché rappresenta il nostro vissuto, un esperimento di notevole portata mai realizzato prima d’ora nella nostra Sicilia. Mentre il secondo video che si intitola Etude n.2, vuole essere una rivisitazione del celebre brano di Philip Glass ed è sempre un concept del Maestro Urso. Chi lo vede e ascolta le note del Trio si inebria, si immerge totalmente nelle onde del mare per diventarne un tutt’uno. La musica che sposa la natura e che fa volare in una dimensione orchestrale ed ancestrale.
Giuseppe Urso Trio, che ha la stessa età della Palermo Jazz Orchestra del Conservatorio di Palermo fondata dal Maestro Urso due anni fa, ha all’attivo il disco Shapes per la Da Vinci Publishing di Osaka che ha ricevuto ampi consensi da parte della stampa specializzata italiana e internazionale. Esso racchiude nuove composizioni originali e rielaborazioni per una ricerca continua senza mai perdere la comunicazione con il pubblico e privilegiando l’aspetto dell’interplay e della eterogeneità nelle atmosfere proposte.
Urso interviene sulla realizzazione dei video e del progetto Live in Mondello Beach dichiarando che “L’idea di realizzare i video suonando live nella spiaggia di Mondello e portando quindi tutta la strumentazione non è stato sicuramente facile, ma mi piaceva creare il suono, l’armonia musicale proprio al centro di una energia così forte ed importante che la nostra spiaggia di Mondello ci regala. Al ritorno da un viaggio fatto di recente dalla Norvegia, ho pensato molto che da noi si potesse realizzare qualcosa di unico, di vero per le bellezze che madre natura ci ha regalato, una commistione, una unione tra la musica e la nostra terra che io amo molto. La location dove poter realizzare la registrazione era fondamentale ed ho avuto diversi amici accanto a me, che hanno creduto fortemente nel mio progetto. Tra questi Vincenzo Baglione, che mi ha permesso di utilizzare gli spazi della spiaggia dell’Albaria, unico punto di Mondello Beach senza cabine, dove sembra di stare al centro dell’infinito, dove ogni suono ha un peso, e dove il tempo si ferma per dare spazio alla ricerca della sonorità, con silenzi e melodie ispirate, filtrate dalla sensibilità contemporanea. Il nostro mare svela magie con i suoi colori, gli odori e gli stessi suoni, che trovo molto vicino alla mia dimensione musicale attuale. Il sogno di una libertà ritrovata attraverso i propri desideri trasposti in musica senza ostentare, con la naturalezza necessaria. Mi propongo con un prodotto di musica jazz contemporanea attraverso anche la produzione di tre video tutti realizzati con il mio trio, con i giovani musicisti. Stare con i giovani aiuta. Insegnare al Conservatorio mi ha fatto comprendere quanto i miei allievi potessero darmi energie e vitalità. E ne è nata la mia idea attuale di musica che è sicuramente minimalista ma tesa a valorizzare la melodia. Per ciò la risultante del mio nuovo progetto video è quella di essere semplice non astrusa, affinché le linee melodiche ne traessero beneficio e le stesse metriche del ritmo utilizzate, anche se complesse, sono esposte in modo essenziale per essere comprese da tutti ed in particolare proprio dai giovani. Un arrangiamento molto ragionato per essere aperto alla valorizzazione del suono stesso. Il secondo video è l’interpretazione del brano “Etude No.2”, mentre il terzo che è uscito in ordine cronologico, è una mia composizione a cui sono molto legato e che si intitola “White”. I tre brani che ho scelto per la realizzazione dei video hanno comunque un fil-rouge. In tutti la musica si sposa perfettamente con l’atmosfera sognante che viaggia nelle linee dell’armonia, così come le onde del mare mediterraneo ed in particolare quello di Mondello. La mia idea è anche quella di proporre il mio Trio all’estero, nei vari festivals ad esempio, in modo da esportare la musica jazz in senso contemporaneo che nasce proprio nel nostro habitat naturale, la musica della nostra terra”.
Il video è realizzato con la regia, direzione e videomaker di Lino Costa, dronista Mauro Messina con riprese aggiuntive, ingegneri del suono Gabriele Giambertone e Luca Trentacoste e le cui note morbide e appassionate richiamano le sonore magie nascoste del nostro mare e le note inebrianti della musica jazz contemporanea per confermare intense passioni.
Link al video “White”
Biografia Giuseppe Urso
Giuseppe Urso è un musicista, arrangiatore e direttore nativo di Palermo, Italia. Nella sua ricca carriera musicale ha suonato con grandi leggende del jazz come Phil Woods e Cedar Walton, Clark Terry e Dave Liebman, Vince Mendoza, Toots Thielemans, per citarne alcuni, il suo ultimo album appena uscito si intitola “Shapes” per la Da Vinci Publishing di Osaka. Batterista e percussionista versatile, ha completato gli studi accademici in conservatorio conseguendo sia il titolo in Strumenti a Percussione che in Musica Jazz con il massimo dei voti e la lode. Ha collaborato da più di un trentennio con Orchestre Sinfoniche e Liriche tanto con quelle di Jazz. La sua permanenza nell’Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione The Brass Group, dal 1993 al 2008, è stata la più longeva tra tutti i batteristi nella storia dell’organico. Ha pubblicato diversi dischi a suo nome ed alcune pubblicazioni didattiche tra le quali l’ultimo Metodo avanzato per batteria: Soli storici per Batteria Jazz edito dalla giapponese Da Vinci Edition, venduto in tutto il mondo. Attualmente collabora oltre che con il suo trio stabile con alcune formazioni musicali, affiancando l’attività di freelance a quella di direttore d’orchestra. È docente di Batteria e Percussioni Jazz al Conservatorio A.Scarlatti di Palermo dove ricopre anche il ruolo di Coordinatore dei Corsi Jazz ed è tra i direttori e co- fondatore della Palermo Jazz Orchestra del Conservatorio A.Scarlatti di Palermo, tra le collaborazioni della PJO: Joy Garrison, Gianluigi Trovesi, Peter Erskine e Michael Abene.