venerdì, 20 Dicembre 2024
spot_img
HomeevidenzaLa magia del Natale arriva all'ISMETT con le note dei musicisti del...

La magia del Natale arriva all’ISMETT con le note dei musicisti del Conservatorio di Palermo

L’arrivo del Natale è, per molti, il momento più magico e atteso dell’anno, ma per chi vive la realtà ospedaliera può rivelarsi un periodo più difficile segnato dal dolore della malattia e dalla paura di un esito imprevedibile.

Ingresso dell’ISMETT di Palermo

Realtà come quella dell’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione – Palermo) che, in occasione delle feste natalizie, ha dedicato, nel pomeriggio di ieri, ai pazienti ricoverati presso la struttura il concerto dell’Orchestra a Plettro del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo, diretta dal maestro Emanuele Buzi ed introdotta dal direttore sanitario, Cinzia Di Benedetto.

Un mondo parallelo, ovattato e spesso dimenticato, quello ospedaliero, dove la tensione si scorge, oltre quel muro di calma apparente, nei volti e negli occhi dei familiari dei pazienti: la vita scorre e trascorre lungo quei corridoi, quelle corsie e quelle poltrone dove l’attesa è silente, ma interminabile.

Poi, dalle corde pizzicate dei mandolini e delle chitarre acustiche, le note dolci e leggere del “Libertango” di Astor Piazzolla hanno voluto spezzare quel velo di inquietudine e hanno permesso ai presenti di trascinare, almeno per un attimo, la mente altrove.

Uno ad uno, per 45 minuti circa, si sono susseguiti brani del repertorio classico come “La Traviata” di Giuseppe Verdi, brani del repertorio tradizionale napoletano, con una versione molto particolare di “Io te vurria vasà“, brani del repertorio internazionale dedicati ai medici di Pittsburg (che hanno assistito al concerto in diretta streaming), per concludersi con i canti natalizi più belli come “Astro del Ciel” e “White Christmas“.

Al termine del concerto l’ensemble, composto da otto giovanissimi maestri di chitarra, mandolino e dalla mandola del maestro Francesco Tralongo, si è congedato salutando il pubblico e il personale medico presenti e, quasi come metafora della vita, tutto è tornato a scorrere, ciascuno al proprio posto.

CORRELATI

Ultimi inseriti