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La Madonna del Furi di Cinisi

Nel santuario l’immagine ritrovata attorno al 1600 d.C.

Palermo 11 marzo 2024

Siamo nel territorio di Cinisi a cinque minuti dalla strada SS 113 e ci si incammina verso Piano Margi per raggiungere un piccolo santuario intitolato alla Madonna del Furi.

Per arrivarci si può partire dal paese (dalla piazza, ma ce né un’altra, che parte direttamente dalla SS 113), e cominciare a salire in direzione Piano Margi. La strada che chi scrive conosce bene avendola percorsa molte volte in bici a volte è piena di pietrisco che scivola dalla montagna rende pericolosa la discesa. Ma è anche un percorso che ti dà delle sensazioni particolari osservando il paesaggio. Paesaggio caratteristico sia come valle che come montagna. Il golfo di Castellammare si offre nella sua spettacolarità offuscata solo da qualche maleducato che ha abbandonato sacchetti di spazzatura al ciglio della strada.

Lungo la strada, a quasi a un quarto di percorso, si incontra una piccola chiesetta. Si tratta del santuario della Madonna del Furi che come giurisdizione diocesana appartiene a quella di Monreale.

Il Santuario della Madonna del Furi è immerso in una zona fatta di pace e tranquillità e attingendo alle notizie storiche sembra essere uno dei più piccoli santuari di Sicilia anche se nel tempo sono stati realizzati degli ampliamenti esterni. Il luogo ci dà la sensazione di potersi raccogliere in modo molto intimo e particolare.

All’interno della Chiesetta vi si trova la classica immagine della Madonna del Rosario con in braccio il bambino Gesù e ai piedi San Domenico e Santa Rosa, che la tradizione vuole dispensatrice di doni e grazie.



Secondo un manoscritto di uno scrittore anonimo del secolo XVIII e stampato a cura del comune di Cinisi, il culto al santuario della Madonna del Furi nacque a seguito di un’apparizione e il ritrovamento della suddetta immagine dipinta su un muro di una costruzione. Sempre secondo il manoscritto il santuario fu edificato nel 1758, ma si pensa che già nel 1616 il culto venisse praticato da alcuni pastori che solevano unirsi in preghiera dinanzi l’immagine ritrovata.

Il santuario ebbe momenti di grande devozione da parte degli abitanti di Cinisi i quali si prodigarono affinché il culto crescesse sempre più e sempre più si mantenessero decorosi i luoghi stessi del santuario.

Poi inspiegabilmente cominciò il lento declino della devozione sino al completo abbandono di ogni pratica religiosa. Successivamente il santuario divenne abitazione di un eremita il quale non curò nel modo giusto il luogo sacro che diventò sempre più abbandonato a se stesso fino al 1877.

Il 1877 è l’anno della della resurrezione del santuario. Ciò avvenne ad opera di un altro eremita, tale Vincenzo Biundo che incaricato dai sacerdoti della parrocchia di Cinisi si dedicò con devozione e amore al santuario, tanto che con il suo comportamento di fede e di ubbidienza diventò un esempio per tutti.

Da quell’anno la devozione alla Madonna del Furi è salva ed è portata sino ai giorni nostri.

Per la cura del santuario è stato fondato nel 1983 un Comitato, comitato che ne cura il decoro in tutte le sue parti. Nel corso degli anni sono state impiantate le campane con le melodie mariane ed è stato acquistato un terreno adiacente il santuario dove numerosi sono stati gli interventi di riqualificazione. Nel terreno è stato pure realizzato uno spazio, con basolato di pietra di montagna, per le celebrazioni Eucaristiche. Ogni anno viene celebrata la festa che ricade nell’ultimo sabato e nell’ultima domenica del mese di maggio. La domenica alle ore 12 vengono offerti ai presenti i cosiddetti “Virgineddi” e viene cucinata sul posto una pasta fresca con le fave. Poi nel pomeriggio si svolgono delle gare sportive e dei giochi come la corsa con i sacchi e il gioco dei pignatelli. Alla sera, infine, alle ore 19 circa si conclude il tutto con la santa messa.
Ad Agosto altro appuntamento perché si celebra la festa per gli emigranti dove sono sempre previste attività ludico/ricreative e financo concerti.

Nel 2023 è stata benedetta e inaugurata una Via Crucis in maiolica da parte di Don Antonio Ortoleva, Parroco di Santa Fara di Cinisi e rettore del Santuario. Inoltre in occasione delle due giornate “MISSIONE FAMIGLIE CINISI 2023” guidati da Don Antonio, sono stati piantumati da parte di alcuni bambini, intervenuti con i genitori, degli alberi nello spazio adiacente il santuario. Gli alberi hanno preso il nome dei bambini. Questa bellissima iniziativa ha visto la sinergia tra le famiglie dell’Ordine Francescano Secolare, le due Parrocchie di Cinisi e la Pastorale Familiare diocesana.

Nei periodi più miti il santuario diviene centro di aggregazione e si tengono raduni degli Scout e di gruppi parrocchiali. Nel periodo invernale è aperto il sabato mattina alle 10,00.

Don Antonio con genitori e bimbi nel momento della piantumazione degli alberi

Appuntamento quindi, sabato 25 maggio alle ore 20,00 nella piazza di Cinisi (Chiesa Madre) per recarsi, con una fiaccola in mano, in pellegrinaggio sino al santuario, al seguito di un’immagine della Madonna del Furi . All’arrivo sarà celebrata da Don Antonio una s. Messa per i fedeli che, vista la loro devozione alla Madonna del Furi, sicuramente saranno numerosi perché verranno anche da altri paesi limitrofi.

Si ringrazia per le informazioni e le foto Don Antonio Ortoleva
e il Sig. Ettore Palazzolo

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