Non sono ne’ il peso complessivo di una persona, ne’ il cosiddetto ‘indice di massa`corporea’ (BMI) – ossia il rapporto tra altezza e chili – ma la percentuale di grasso corporeo: e’ questo il fattore che più influenza la longevità degli individui.
Ad indicarlo un nuovo studio che – dopo aver esaminato piu’ di 54.000 adulti sui 60 anni di eta’ – ha concluso che è la composizione, e non la quantità dei chili di troppo a contare in termini di mortalità.
Il rapporto pubblicato sulla rivista ‘Annals of Internal Medicine’, ha osservato che gli uomini e le donne con la più alta percentuale di grasso corporeo avevano i rischi maggiori di morte nei 4-7 anni successivi.
Gli uomini con piu’ del 36% di grasso corporeo hanno evidenziato una rischio di morte piu’ alto addirittura del 59% rispetto ai coetanei con una percentuale di grassi del 28-32%.
Quanto alle donne, quelle con il 39% di grasso hanno mostrato un rischi di morte del 19% piu’ elevato delle coetanee con il grasso al 30-34%.