Solitamente chi assiste ad un saggio di danza si emoziona perchè tra gli allievi c’è il proprio figlio o nipote, ma quando ci si emoziona senza che i ballerini siano parenti o amici significa che lo spettacolo proposto dagli allievi della scuola è l’essenza del ballo stesso: pura magia.
Ieri sera, nella splendida cornice del Teatro di Verdura, che si trova all’interno del giardino di una villa ottocentesca presso il Parco della Favorita di Palermo, gremito in ogni ordine di posto, si è tenuto il saggio di fine anno accademico del Centro Danza Nancy. Lo spettacolo, che ha visto 16 esibizioni tra danza classica e moderna, ha avuto come tema il “No alla Violenza sulle Donne”. Parte dell’incasso della serata è stato devoluto all’Ail.
Il centro, che prende il nome dalla direttrice Nancy Cannilla, ha compiuto 42 anni di attività e non è nuovo ad esibizioni in teatri prestigiosi.Grandi etoile, ospiti delle serate, hanno calcato il palcoscenico essendo così di buon auspicio per i giovani allievi e lasciando presagire un grande futuro per i più promettenti.
Due anni fa, per festeggiare i 40 anni di attività del Centro, al Teatro di Verdura la grande etoile italiana Carla Fracci fu ospite d’onore .
A coaudivare la direttrice, il corpo insegnante composto da Cecilia Mecatti, Cinzia Ammavuta, Teresa Tabone, Giada Sorrentino, Nancy La Mantia e dalle assistenti Giorgia Messina e Federica Anello che provengono dalla Dance Professional School e dal corso per la qualifica d’insegnante di modern-jazz dell’International Dance Association.
Spazio anche le piccole allieve, dai 3 ai 5 anni, che si sono esibite in una divertentissima coreografia sui ritmi brasiliani di “Rio”.
Ultimo numero, prima del gran finale, l’esibizione di danza moderna “Oltre il silenzio”. La coreografa Cinzia Ammavuta ha trattato con grande delicatezza il tema del femminicidio condannando con assoluta fermezza qualunque altra forma di violenza sulle donne sia fisica che psicologica.
“Tornare in questo splendido teatro è un sogno che continua – ha detto la direttrice, visibilmente commossa -. Amo la danza e mi reputo fortunata perchè faccio quello che amo. La danza è un’arte e non può essere un semplice lavoro. La danza è sviluppo fisico e mentale, è disciplina e soprattutto è insegnamento di vita. Quando vedo sui volti delle mie bambine – Nancy chiama così tutte le sue allieve anche le più grandi ndr – il sorriso e l’ansia di salire sul palco sono felice. La cosa più bella è l’aiuto che si danno l’un l’altra e il supporto di alcune mamme che sono sempre pronte ad aiutare ed accudire tutte le allieve allo stesso modo con cui accudirebbero la propria figlia. Auspico che i genitori supportino i propri figli, soprattutto quelli maschi, a praticare la danza sin da bambini e li aiutino a vedere nella danza l’arte e non il gioco.”
Tra gli ospiti della serata due ex allievi del Centro: Stefano Palmigiano “Primo ballerino” all’Hamburg Ballet e Federico Vitrano ballerino e direttore artistico del Centro Dimensione Danza di Formello (Roma) che si sono esibiti sul palcoscenico.
“Nancy mi ha insegnato tutto e per me è una madre” Con queste parole di profonda ammirazione per la direttrice del centro, Fabrizio Vitrano ci ha raccontato la sua storia. “Sono nato a Palermo nel 1971. A 8 anni, seguendo mia sorella che era iscritta al centro, ho iniziato a frequentare i corsi di danza. Da quel momento la mia vita è la danza. Grazie a Nancy, che mi ha seguito passo passo, mi sono anche diplomato all’Isef. Nel 1997 mi sono trasferito a Fornello – Roma – e ho aperto il Centro Dimensione Danza. Ogni volta che la mia ‘mamma’ realizza uno spettacolo io sono felice di tornare nella mia casa. Dalla scuola di Nancy escono ballerini molto preparati. Purtroppo, Palermo o meglio l’Italia non offre grande possibilità di sbocco per la danza e costringe i giovani talentuosi a recarsi all’estero per fare ciò che amano di più.”
A Nancy abbiamo chiesto cosa ne pensasse di programmi televisivi come Amici: “I talent puntano più sull’aspetto televisivo che sulla preparazione dell’artista. Amici è una trasmissione televisiva che, grazie all’intelligente lavoro di Maria De Filippi, ha fatto conoscere all’Italia dei non appassionati il fantastico mondo della danza classica. Nel corso delle edizioni i ballerini che hanno partecipato alla trasmissione sono stati tanti ma quelli che sono entrati nei corpi di ballo teatrali o nelle grandi compagnie sono veramente pochi e probabilmente come succede a Sanremo non sempre ha successo la canzone vincente. La preparazione degli allievi va curata sin da piccoli. La tecnica e la disciplina servono per crescere sia fisicamente che artisticamente. Un bravo ballerino che cresce in un’Accademia e ha ottime basi di danza classica probabilmente non entrerà nel cast di un talent ma potrà trovare lavoro in una compagnia o anche in tv e potrà vivere della sua passione.”
In prima fila ad assistere allo spettacolo anche il Capo Area Tecnica della Riqualificazione Urbana delle Infrastrutture del Comune di Palermo, Nicola Di Bartolomeo e Mario Scotto, dell’ufficio staff del dirigente che si occupa della gestione del Teatro di Verdura.
“Quando sono andato prima dello spettacolo dietro le quinte – ha detto Di Bartolomeo – sono rimasto sbalordito nel vedere una professionista come Nancy, con tanti anni di attività, commuoversi ancora come una bambina e avere tanta ansia per uno saggio. Dopo avere visto lo spettacolo ho capito: mi sono emozionato nel vedere tanti giovani ballerini danzare in modo così splendido quest’arte che è anche la massima espressione del linguaggio corporeo. Mi auguro che qualcuno di loro possa avere un grande futuro vista l’alta qualità di danza proposta stasera sul palcoscenico.”
“Uno spettacolo eccellente in una cornice stupenda – ha detto Mario Scotto -. Tengo a sottolineare che il Teatro di Verdura è un’eccellenza siciliana gestita dal Comune di Palermo esclusivamente con impiegati comunali, del Coime e del Cantiere Municipale. Ci occupiamo di tutto: della gestione degli impianti, del palcoscenico, del servizio antincendio, della manutenzione ordinaria e straordinaria e del servizio d’ordine. Quest’anno abbiamo ricostruito camerini e spogliatoi e il tutto senza straordinario ai dipendenti. Questo teatro è un esempio di efficienza della macchina comunale.”