Nel novembre del 2011 l’Unesco designava la giornata del 30 aprile come International Jazz Day, così sancendo i caratteri libertari e democratici di un linguaggio che, più di ogni altro, individua i propri valori e risorse nell’espressione individuale, nell’accoglienza di punti di vista differenti e nel superamento di qualsivoglia barriera etnica, geografica e culturale.
A celebrare l’International Jazz Day, quest’anno proclamato da Audrey Azoulay e da Herbie Hancock, sono ben 135 paesi di ogni parte del globo, con una rigogliosa rappresentanza che abbraccia indistintamente nazioni piccole e grandi, culturalmente aperte o impervie, tra loro amiche o in aperto dissidio: dagli Stati Uniti alla Cina, dall’India alla Russia, dalle nazioni dell’America Latina e dell’Europa a quelle dell’Africa, da Israele alle Terre Palestinesi, dall’Afghanistan al Bangladesh, dalla Mongolia alla Micronesia. Numerose le adesioni anche in Sicilia (Capaci, Gravina, Lentini, Misterbianco, Siracusa e Taormina) ma le uniche due manifestazioni organizzate da istituzioni culturali pubbliche (accreditate nel programma ufficiale dell’Unesco) sono quelle del conservatorio Scontrino a Trapani e della Fondazione The Brass Group a Palermo.
L’International Jazz Day palermitano è ospitato al Real Teatro Santa Cecilia e si svolgerà in due sessioni: al mattino, ore 10,15, con “Three Black Kings”, evento conclusivo della rassegna “Ruby Tuesday” dedicata alle scuole; di sera, ore 21, ad ingresso libero con lo storytelling “Ellington in Technicolor” proposto dal musicologo, saggista e conferenziere Luca Bragalini, docente di Storia del Jazz al conservatorio dell’Aquila, e dal trio costituito da Vito Giordano, tromba, Giuseppe Preìti, piano, e Giuseppe Costa, contrabbasso.
Nello spettacolo mattutino, Bragalini, insigne studioso ma anche efficace divulgatore e frizzante one-man-show, dipanerà una narrazione storico-musicale sull’America degli anni Sessanta e sulle ultime opere di Ellington, attingendo alle ricerche condotte nell’arco di ben dieci anni su aspetti ancora poco noti del grande compositore e direttore d’orchestra statunitense. I suoi studi sono stati da poco pubblicati dalla Edt nel prestigioso volume “Dalla Scala ad Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington”.
Nella sessione serale, “Ellington in Technicolor”, pregnante tributo alla genialità ed all’influenza che Ellington ha avuto sul jazz e sull’intera musica del Novecento, è uno spettacolo affascinante che, unendo piacevolezza e rigore, attraverso gli interventi di Bragalini e del Brass Jazz Trio mescola senza soluzione di continuità reading, slide-show ed esecuzioni musicali.
Infoline Fondazione The Brass Group: 091 778 2860 – 3312212796, info@thebrassgroup.it, www.thebrassgroup.it.