lunedì, 23 Dicembre 2024
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La cultura che riparte: riaprono in Sicilia la Galleria Fazello a Sciacca e il Parco Archeologico di Tindari

#Laculturariparte anche al Complesso monumentale Tommaso Fazello di Sciacca dove saranno aperte al pubblico le sale espositive della Galleria Fazello, che andranno ad arricchire l’offerta della rete museale del territorio. La Galleria resterà aperta dal martedì al sabato, dalle 9.30 alle 13.00, e dalle 17.00 alle 19.30.

All’evento inaugurale – che si svolgerà sabato 27 giugno, nel pomeriggio, alla presenza di uno strettissimo numero di partecipanti a causa del contingentamento Covid – presenzieranno l‘assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, il sindaco di Sciacca Francesca Valenti e le autorità locali.

L’apertura della Galleria Fazello – dice l’assessore Alberto Samonà – costituisce un primo, importante, passo verso la realizzazione del Museo regionale interdisciplinare di Sciacca. Il grande complesso monumentale è stato di recente acquisito dalla Regione Siciliana e la Giunta regionale nelle scorse settimane ha autorizzato il restauro della chiesa di Santa Margherita che verrà destinata ad Auditorium grazie alle risorse dell’ex art. 38. Un altro importante risultato del Governo Musumeci che prosegue nell’opera di recupero del patrimonio regionale destinandolo a finalità di pubblica fruizione. Ripartire dalla cultura, restituire luoghi del pensiero, salvaguardare il patrimonio regionale, salvare la memoria e la bellezza della nostra terra innovando nella tradizione. Questo l’impulso che, attraverso il mio mandato, intendo imprimere alla politica dei beni culturali in Sicilia”.

La Galleria Fazello è allestita in due sale dell’imponente complesso monumentale in stile gotico–catalano Tommaso Fazello già sede del Museo del Mare. Le opere esposte costituiscono importanti espressioni della storia dell’arte di Sciacca della pittura, della scultura e della ceramica, nelle quali si riconoscono la storia e l’identità culturale della città.

La fruizione del Complesso è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra le più importanti istituzioni del territorio: la Soprintendenza di Agrigento, che ha curato gli aspetti scientifici e museografici, il Comune di Sciacca, proprietario del complesso monumentale Tommaso Fazello e degli spazi espositivi; il Liceo artistico Giuseppe Bonachia e il Libero consorzio comunale di Agrigento, attenti custodi da più di trent’anni di tre prestigiosi pannelli ceramici, tra cui il Fante con Alabarda del 1608, autoritratto del grande maestro ceramista Giuseppe Bonachia detto il “Maxarato”; l’Arcidiocesi di Agrigento, ente prestatore della splendida Sacra Famiglia di Mariano Rossi e di una Madonna con Bambino in marmo, della fine del XV secolo; l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, che ha reso fruibili al pubblico due dipinti della “scuola di Sciacca” appartenenti al complesso monumentale di Santa Margherita.

GALLERIA FAZELLO

RIAPRE ANCHE L’AREA ARCHEOLOGICA DI TINDARI

Venerdì 26 giugno verrà riaperta al pubblico l’Area archeologica di Tindari e la Villa Romana di Patti Marina, entrambi situati nel territorio di Patti, in provincia di Messina.

Gli ingressi – a pagamento – saranno possibili dal martedì alla domenica dalle 9,00 alle 20,00, con ultimo accesso consentito alle 19,00. La durata di ogni visita è stabilita in un’ora con ingressi contingentati ogni 15 minuti, per un massimo di 60 visitatori per il sito di Tindari e 15 visitatori per la Villa Romana di Patti. Il costo del biglietto è di 6 euro per l’area archeologica, 4 euro per la Villa Romana, 8 euro cumulativo.

Al fine di consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid ed evitare assembramenti, è obbligatorio effettuare la prenotazione on-line attraverso l’App Youline, al sito https://youline.eu/laculturariparte.html.

Il rispetto della normativa Covid all’interno dei siti archeologici della Sicilia è un’operazione delicata – dichiara Alberto Samonà – e sta interessando le singole strutture in interventi di adeguamento. Il Governo Musumeci, però, continua ad onorare l’impegno assunto con i siciliani per restituire, nel più breve tempo, la fruizione di tutto il patrimonio dei beni culturali regionali. Con la riapertura del teatro Tindari si torna a restituire respiro alla storia e bellezza agli occhi del mondo, che potrà tornare a visitare le vestigia della preziosa città greco-romana”.

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