L’Isola di Mozia, con le sue preziose testimonianze archeologiche e il Museo, torna ad essere fruibile ai visitatori. I percorsi sull’Isola e l’accesso al Museo, infatti, sono stati messi in sicurezza nel rispetto delle prescrizioni disposte dalle misure anti-Covid.
Alla riapertura è stato presente l’assessore Samonà che – ospite della Fondazione Whitaker rappresentata dalla consigliera Lidia Tusa e dalla direttrice Maria Enza Carollo – ha illustrato, insieme al progettista dei lavori Carmelo Bennardo e al Soprintendente dei Beni culturali di Trapani, Riccardo Guazzelli – gli interventi in corso di realizzazione grazie ai quali la vista dell’Isola sarà resa ancora più agevole e interessante.
“Mozia è archetipo della Sicilia – ha detto l’Assessore Samonà – espressione dell’identità plurale della nostra cultura e della nostra storia. Il governo Musumeci ha puntato molto sulla riqualificazione dell’Isola ed è presente con progetti per circa 2 milioni e 700 mila euro finanziati con fondi comunitari. Alcuni dei progetti sono già stati definiti, altri in corso di definizione. Stiamo cercando di rendere l’Isola accessibile a tutti con un occhio particolarmente attento alle disabilità. Proprio per questo abbiamo previsto un sistema di cannocchiali intelligenti capace di individuare esigenze particolari del visitatore e personalizzare l’offerta informativa. Noi siamo ospiti e custodi dei luoghi che hanno un loro respiro, una loro anima antica e che ci chiedono rispetto, capacità di conservare e tramandare”.
Le opere in corso di realizzazione interessano diversi aspetti. Un primo momento è stato dedicato alla realizzazione del rilievo aerofotogrammetrico dell’Isola con l’individuazione dei principali siti in 3D e la relativa geolocalizzazione, funzionale anche alla realizzazione di una banca dati. Sarà allestita, inoltre, la nuova cartellonistica in materiale indeformabile e inalterabile nel colore, installata la rete wi-fi grazie alla quale sarà possibile anche gestire il sistema di fruizione GANIM da cui dipende una App con rappresentazione tridimensionale e multilingue delle emergenze culturali.