Tre giorni di basket e divertimento, non quello dei palazzetti, ma giocato sulla strada. Centinaia di spettatori, tra curiosi e atleti di ogni categoria, hanno affollato nel weekend prima la Polisportiva Bonagia e poi il campetto del Dopolavoro Ferroviario per assistere al King of the Court 2020, prima edizione del nuovo torneo 3contro3 cittadino che ha registrato un grande successo di pubblico e consensi.
110 atleti iscritti, tra amatori e dilettanti, da ogni categoria e livello. Un totale di 28 squadre suddivise in tre categorie (Under 15, Under 18 e Senior). L’evento, primo in Sicilia nel suo genere dopo la pandemia, è stato inserito tra quelli promossi dal Coni, patrocinato dalla Delegazione Occidentale dell’Acsi. Dunque, ogni atleta iscritto è stato assicurato secondo regola, oltre ad avere garantito il massimo livello di sicurezza anti contagio, spettatori inclusi, con il medico ufficiale sempre a bordo campo.
«L’idea nasce prima del Covid semplicemente da tre amici amanti del basket – spiegano Flavio Paternò, Dario Dragna e Jacopo Bruno, organizzatori del King of the Court di Palermo -. Con il lockdown e l’emergenza sanitaria tutto è diventato più difficile, ma proprio questo ci ha spinto ulteriormente a fare di tutto per organizzarlo. Volevamo rivedere la nostra città e tutto il nostro movimento nuovamente unito nella gioia di giocare a pallacanestro, e siamo orgogliosi di esserci riusciti».
Un totale di 81 partite in tre giorni, con le finali disputate domenica al Dopolavoro Ferroviario, che hanno visto partecipare centinaia di persone, compresi alcuni volti noti del panorama cestistico siciliano. A spuntarla sono stati la Drink Team (Under 15), gli Zeropapola (Under 18) e la Ficarazzi (Senior), mentre è stato riconosciuto sia un Premio Fair Play (Flavio Ajola), sia un titolo MVP per ognuna delle tre categorie (Antonio Ciani – U15, Marco Ligotino – U18 e Vittorio Moltrasio – Senior).
«Sono stati tre giorni davvero fantastici – racconta Mathias Drigo, giocatore di Serie B Nazionale e vincitore del torneo Senior con i Ficarazzi -. Aspettavamo da tempo di poter tornare a giocare nei campetti, dove durante l’estate siamo soliti ritrovarci tutti. Questo torneo è stato il modo migliore per farlo, sia a livello organizzativo sia su quello tecnico. Siamo un solo grande movimento e questo torneo credo rappresenti un nuovo inizio per tutti noi».