È firmata dal direttore musicale Omer Meir Wellber e dal regista Marco Gandini, Kaiserrequiem, la nuova creazione che martedì 8 novembre alle 20:30 inaugura la stagione 2022-2023 del Teatro Massimo di Palermo che impegna Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro.
Un’opera originale, che già nel titolo intreccia per la prima volta due capolavori accomunati dal tema dell’incompiutezza e della morte: Der Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann, l’opera scritta dal compositore austriaco nell’inferno del campo di concentramento di Theresienstadt, e la Messa da requiem K 626 che Wolfgang Amadeus Mozart compose in punto di morte.
Wellber e Gandini fanno dialogare le due opere creando uno spettacolo nuovo che fa leva sulle affinità musicali e drammaturgiche che le legano e le rendono vive e che indagano le questioni più profonde dell’umanità: morte, amore e risurrezione.
A dare corpo e voce ai personaggi di Kaiserrequiem: il baritono Markus Werba nei panni di Kaiser Overall, l’imperatore di Atlantide; Karl Huml è Der Lautsprecher “l’altoparlante che non è possibile vedere ma solo ascoltare”; Cameron Becker è insieme il tenore del Requiem e Harlekin “che sa ridere sotto le lacrime”; Antonio Garés è Ein Soldat (un soldato); Lavinia Bini è Bubikopf “la ragazza con i capelli a caschetto” e anche il soprano del Requiem; Grigory Shkarupa è il basso del Requiem e Der Tod, il personaggio della Morte, che “insultata dalla vita moderna, non permetterà più a nessuno di morire”; Julia Rutigliano è il mezzosoprano del Requiem e Der Trommler / Il tamburino.
Insieme a loro, l’Orchestra, il Coro e il Corpo di ballo del Teatro Massimo. Maestro al pianoforte e al cembalo Tohar Gill. Maestro del Coro Salvatore Punturo. Direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo è Jean–SébastienColau.
La messa in scena ideata da Wellber e Gandini conta su un team creativo composto da Gabriele Moreschi per le scenografie, Johann Stegmeir per i costumi, dai coreografi Marco Berriel e Jean–Sébastien Colau (per il Tuba Mirum), dal light designer Francesco Vignati, dal video maker Virginio Levrio, e da Filippo Scortichini per gli effetti speciali. Assistente alle scene e ai video è Ludovico Gandellini, assistente alla regia Jesús Noguera.
Composta nel lager di Theresienstadt Der Kaiser von Atlantis fu accantonata dopo un periodo di prove perché i contenuti furono considerati sospetti e pericolosi: la vicenda dell’imperatore guerrafondaio al quale la Morte si ribella rifiutandosi di far morire i soldati in guerra e i malati in ospedale fu una critica a Hitler; e l’opera rimase non rappresentata, perché Ullmann e il librettista Peter Kien furono spostati nel lager di Auschwitz dove di lì a poco furono uccisi. Kaiserrequiem si conclude sulle note del Lacrimosa, le ultime scritte dalla mano di Mozart.
Un ruolo fondamentale in Kaiserrequiem ha la danza: partendo dall’indicazione che alla rappresentazione di Der Kaiser von Atlantis a Theresienstadt dovessero esserci anche due ballerini, il regista Marco Gandini ha coinvolto nello spettacolo anche il Corpo di ballo del Teatro diretto da Jean-Sébastien Colau (che firma anche il passo a due sul Tuba Mirum mozartiano) per le coreografie di Marco Berriel. Difficile, sottolineano regista e coreografo, immaginare come sarebbe stata la danza in un campo di concentramento: ma sicuramente sarebbe stata una forma di resistenza contro l’oppressione, un grido di libertà di corpi e anime.
In scena accanto a un’orchestra dalle sonorità a volte insolite – nel campo di concentramento, come ricorda Omer Meir Wellber, essere scelti per partecipare a uno di questi progetti equivaleva spesso a conquistare qualche giorno di vita in più: e quindi l’orchestrazione non era una semplice scelta artistica, ma letteralmente una questione di vita o di morte – vi sono quindi il Coro, il Corpo di ballo, ma anche video ed effetti speciali.
Lo spettacolo sarà preceduto alle 18:30 in Sala Onu da un incontro aperto al pubblico a cura dell’Associazione Amici del Teatro Massimo condotto dal musicologo Dario Oliveri a cui prenderanno parte il direttore musicale Omer Meir Wellber, il regista Marco Gandini e il sovrintendente e direttore artistico Marco Betta.
La prima di martedì 8 novembre sarà trasmessa in diretta streaming sulla WebTV del Teatro Massimo, sull’home page di Repubblica.it, di Repubblica Palermo e in diretta radiofonica su Radio3 RAI.
Lo spettacolo sarà replicato mercoledì 9 novembre alle 20.30 per l’inaugurazione della stagione concertistica.
In occasione dell’inaugurazione, nel foyer del Teatro, saranno esposti, il disegno originale e le sculture di Elisabeth Scherffig, l’artista che firma l’immagine di Kaiserrequiem e della stagione 2022-2023 del Teatro Massimo.
Durata spettacolo: un’ora e 30 minuti, senza intervallo.
Biglietti: da 16 a 150 euro.