A due anni dalla presentazione della mozione d’indirizzo che ne auspicava l’istituzione, oggi – 10° giornata per la salvaguardia del Creato – il Consiglio Comunale approva ed istituisce la “Consulta per la Pace, i Diritti Umani, la Nonviolenza ed il Disarmo”. Il Comune di Palermo da alcuni anni interviene sui temi della Pace e della Nonviolenza, attraverso l’Assessorato alla Scuola, anche fidando nella consulenza, in materia di Educazione alla Pace, di Francesco Lo Cascio, presidente del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione) Palermo, nonché portavoce del Comitato per la Nonviolenza, la Pace, i Diritti Umani*, composto dalle associazioni promotrici dell’istituzione della Consulta e dell’Ufficio per la Pace.
Grazie al lavoro di sensibilizzazione verso queste tematiche, attuato dalle associazioni, il Comune ha potuto aderire al coordinamento degli Enti locali per la Pace ed i Diritti Umani, alle iniziative della Marcia Perugia-Assisi, e il sindaco, all’organizzazione internazionale Mayors for Peace. La cultura di Pace, il rispetto dei diritti umani e la formazione alla cittadinanza democratica costituiscono lo “sfondo integratore” delle attività educative, formali ed informali. Nel contesto attuale, particolarmente frammentato, multi-identitario e conflittuale, “fare” la Pace mediante l’educazione è diventato quanto mai necessario e urgente. Così come costituisce un’urgenza l’attuazione di un profondo cambiamento culturale che è in grado di trasformare il sogno della Pace in realtà. Le sfide cruciali che saremmo costretti ad affrontare – “rapidaciòn”, cambiamento climatico, impoverimento, guerre, migrazioni – richiedono una crescente consapevolezza e la disponibilità, sollecitata con forza da Papa Francesco conl’Enciclica “Laudato Si”, ad assumere nuovi atteggiamenti e stili di vita.
La Consulta avrà le seguenti finalità:
- l’educazione al dialogo e alla Pace, alla nonviolenza, alla conoscenza, alla difesa e al rispetto dei diritti umani, al disarmo e al lavoro attivo contro la guerra e al suo rifiuto come mezzo di risoluzione dei conflitti, alla mondialità e all’interculturalità, al riconoscimento e al rispetto delle differenze, alla solidarietà, allo sviluppo sostenibile, alla partecipazione civile attiva, ai metodi decisionali orientati al consenso, al rispetto e alla promozione della legalità, alla convivenza civile e pacifica;
- la promozione e il sostegno della risoluzione nonviolenta dei conflitti, a partire dai rapporti interpersonali fino ai rapporti di cooperazione e solidarietà nazionale ed internazionale, la promozione e il sostegno della giustizia tra i popoli e nei rapporti tra gli Stati, del disarmo, della diplomazia popolare, delle ambasciate di democrazia locale e dei corpi civili di pace;
- l’affermazione della multiculturalità con particolare attenzione al tema dell’accoglienza e della diversità;
- l’avvio e il potenziamento delle relazioni di gemellaggio;
- il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio;
- contribuire a sostenere l’impegno per una risoluzione pacifica del conflitto in Medio-Oriente, per la Pace e un nuovo fiorente sviluppo nel Mediterraneo e per la costruzione di un’Europa delle città e dei cittadini, interculturale e accogliente contro ogni forma di pregiudizio, emarginazione sociale e xenofobia;
- la garanzia dei diritti di obiezione di coscienza al militare, e del servizio civile nazionale ed europeo.
Le associazioni promotrici auspicano una rapida attuazione della delibera, l’accoglimento della loro proposta di migliore esplicitazione nello Statuto Comunale dell’adesione al valore costituzionale della ricerca della Pace e del ripudio della guerra, l’approvazione, a livello regionale della loro proposta di Legge per una Cultura di Pace, contenuta nel ddl 501.