E’ stato inaugurato stamani, in via XXVII Maggio, nel quartiere Sperone a Palermo, un murales dal significato simbolico contro la violenza sui bambini ad opera di Igor Scalisi Palminteri, artista palermitano già noto per interventi di riqualificazione urbana in quartieri della città. In questo caso, per il nuovo murales, ha scelto un’immagine emblematica ma, soprattutto, un muro di 18 metri di una palazzina del quartiere, a fianco della scuola Pertini vandalizzata durante il lockdown. L’opera di Scalisi Palminteri sarà svelato nel giorno in cui in tutta Italia riaprono gran parte delle scuole.
L’opera, realizzata in collaborazione con Beyond Lampedusa, fa parte del progetto internazionale
“ONE Voice”, movimento sociale che promuove l’arte pubblica come mezzo per ispirare e unire le comunità. Fondato da Gil Shavit (Perù) ed Eugene Lemay (USA), “One Voice” è nato durante i
momenti più difficili della pandemia e ha raccolto adesioni immediate, tanto da creare un unico filo rosso attraverso 20 città, 14 Paesi in cinque continenti; senza contare che è sceso in campo il gotha della street Art, da Ron English ai California Locos, Hugo Gyrl, Chroboogie, Hiero Noriega o Nate Dee.
Mercoledì 16 settembre, seguendo la linea del Progetto, la Fondazione Sant’Elia, si trasformerà in un’unica sala espositiva per ospitare le opere di Mario Bajardi, Gandolfo Gabriele David, Andrea Kantos, Giacomo Rizzo, Mauro D’Agati, Nicola Pucci, Max Serradifalco, raccontate in queste ore via social (e condivise dagli artisti di ONE Voice in tutto il mondo) dai video di Antonio Macaluso.
IL MURALES
Un bambino con le braccia alzate, i palmi delle mani in su, i piedi incrociati. Ma lo sguardo non è sconfitto, anzi sembra sfidare chi lo osserva, perché lui, la croce che si allunga come un’ombra sullo sfondo, la vorrebbe tenere alle spalle.
“Dedico questo muro a mia figlia che ha 5 anni e con lei, a tutti i bambini e le bambine di questa città – spiega l’artista -. Perché sono la nostra unica possibilità, per costruire insieme una visione nuova, una Palermo possibile che riesca a guardare alla bellezza e al futuro”: il nuovo murale di Igor Scalisi Palminteri è stato appena completato, ed è forte, molto forte: nato sul muro di 18 metri di una palazzina dello Sperone (via XXVII maggio) , a pochi passi dalla scuola ICS Sperone-Pertini, vandalizzata durante il lockdown, è uno dei simbolo di questa difficile ripartenza.
Per ricordare al mondo che i bambini non devono soffrire, e non solo a Palermo. “Io SONO te” è stato suggerito all’artista proprio da un suo piccolo amico che una volta lo ha aiutato con pennelli e colori. E dalla voglia di dire no a chi non dedica la giusta attenzione ai più piccoli.
Igor Scalisi Palminteri spesso ha “usato” muri dei quartieri popolari per interventi di riqualificazione urbana, dal forte messaggio emotivo, e proprio di recente, sempre allo Sperone, ne aveva realizzato uno sul tema dell’allattamento.
Questo murale è nato da uno sguardo, un’immagine in un soffio, che si è saldata quasi naturalmente all’iconografia cattolica della Croce. “Un bambino con le braccia alzate – conclude l’artista – e che ci chiede aiuto, o ci invita a volare alto, sopra il cemento di un quartiere trascurato, sopra lo sporco che sta fuori e dentro di noi. E non parlo solo delle istituzioni, ma di una società che non è attenta ai più deboli. Spero tanto che questo dipinto sia di buon auspicio perché l’ombra della croce possiamo un giorno mettercela alle spalle”.
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