sabato, 9 Novembre 2024
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Intitolata sala del castello di Carini a Ninni Cassarà e Roberto Antiochia

Consegnato al palermitano Angelo Sicilia, per i “pupi antimafia” il “Premio Ninni Cassarà 2016” per la speciale sezione “impegno civile”. La consegna del premio, alla presenza alla presenza di Rosalba Cassarà, sorella del vicequestore, delle Autorità (Prefetto, Questore, Sindaco e Giunta di Carini, Forze dell’ordine, Dirigenti scolastici), dei rappresentanti dell’Associazione nazionale Polizia di Stato e di oltre cento studenti, è avvenuta nel castello di Carini.

La cerimonia è stata il momento centrale di una giornata speciale, dedicata al ricordo del vicequestore, assassinato dalla mafia il 6 agosto del 1985. Nel corso dell’incontro, è stata intitolata a Ninni Cassarà e a Roberto Antiochia la sala dei “pupi antimafia” del Museo dell’Opera dei Pupi Siciliani di Carini (Mops) ed è stata disvelata una tela dipinta dall’artista Giuseppe Caropepe.

Questo premio – sottolinea Angelo Sicilia – è emozionante e ci spinge a proseguire il nostro lavoro di diffusione della legalità e recupero della memoria per le nuove generazioni attraverso il teatro dei pupi sociale. Aver ricevuto il premio dalle mani della sorella del vicequestore Cassarà ha poi per me, cresciuto nella Palermo dei mille omicidi di mafia negli anni ’80 e nelle stragi degli anni ’90, una valenza simbolica particolare. L’aver poi dedicato  una sala del nostro Museo dei Pupi di Carini, la sala dei pupi antimafia, a Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, è un grande onore prima che una grande soddisfazione dopo vent’anni di duro lavoro nelle piazze, nelle scuole e nei teatri di tutta Italia”.

“Credo – prosegue – non esista al mondo una sezione di un museo che raccoglie collezioni di teatro di figura dedicati ai pupi antimafia e questo ci fa piacere anche perché la nostra struttura – allocata all’interno del maniero medievale La Grua Talamanca – ricade in un territorio in cui la mafia è ancora molto forte e nel quale l’attuale amministrazione comunale è impegnata in una importante battaglia sulla legalità. Il fatto di avere avuto il Prefetto, il Questore ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri all’inaugurazione della sala dei pupi antimafia e poi allo spettacolo che abbiamo messo in scena sulla storia di Padre Pino Puglisi sta a significare come il nostro lavoro sia ormai molto apprezzato a livello istituzionale”.

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