venerdì, 22 Novembre 2024
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Infrastrutture, le priorità delle imprese siciliane

Conclusa l’indagine di Unioncamere Sicilia sulle infrastrutture L’Isola è al di sotto della media nazionale e del Sud Fra le priorità delle imprese l’Alta Velocità e la Palermo-Agrigento

Dopo gli incontri presso le Camere di
commercio di Palermo-Enna, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, si è
conclusa, con i confronti svoltisi ieri e oggi presso le Camere di
commercio del Sud-Est Sicilia e di Messina, la presentazione
dell’indagine di Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti sulle priorità
infrastrutturali delle imprese siciliane, realizzata nell’ambito
dell’indagine nazionale di Unioncamere sull’intero territorio italiano.
La struttura regionale ha svolto il lavoro nell’ambito del “Progetto
Infrastrutture” di Unioncamere Sicilia, finanziato dal Fondo di
perequazione 2021-2022 di Unioncamere nazionale. Progetto che, oltre
all’indagine, prevede la redazione di un “Libro bianco sulle
infrastrutture”, che è in corso, e di un “Progetto strategico”
complessivo sui Nodi logistici interconnessi, di cui è già stata
realizzata la mappa interattiva, e che saranno presentati nel loro
complesso, con gli aggiornamenti, in un prossimo evento regionale.
L’indagine ha misurato l’indice Kpi di qualità delle infrastrutture, che
in Sicilia è pari a 81,2, inferiore alla media nazionale e all’indice
del Sud Italia, che sono entrambi 83. La Sicilia è quarta fra le Regioni
del Sud dopo Campania (107,7), Puglia (97,2) e Abruzzo (86,7).  Le
province di Agrigento e Ragusa sono i territori più penalizzati. Quanto
a energia e digitale, l’Isola, con indice Kpi pari a 80,5, si conferma
al di sotto della media nazionale. Anche in questo caso i territori più
in sofferenza sono quelli di Agrigento e Ragusa.

Le imprese siciliane per il 38% registrano un fatturato fino a 500mila
euro, oltre il 52% vende solo nel proprio territorio, meno del 27% nel
resto della regione, il 24% anche in altre regioni italiane; solo il 3%
esporta e solo il 5% effettua approvvigionamenti dall’estero.
In Sicilia l’85% delle spedizioni avviene solo su mezzi gommati, il 3%
via gomma-mare o ferrovia. Quasi la metà delle imprese considera
mediocre o scadente la condizione di autostrade e strade, il 63% quella
delle ferrovie e il 22,5% quella dei nodi logistici; il 34,7% è
insoddisfatto degli aeroporti e il 38,6% dei porti. Va meglio, ma non
molto, per le reti a banda ultralarga e per quelle a 4G e 5G.
Fra i quindici principali interventi infrastrutturali strategici
programmati in Sicilia, le imprese hanno indicato come priorità per le
loro esigenze l’Alta velocità Palermo-Catania e Catania-Messina,
l’itinerario Palermo-Agrigento, la velocizzazione della
Catania-Siracusa, il collegamento del porto di Palermo con le
autostrade.

Valutate queste priorità, il “Progetto strategico” di Unioncamere
Sicilia punta, a favore degli operatori del trasporto merci, sul
miglioramento dell’efficienza della rete viaria e ferroviaria della
Sicilia mediante la realizzazione di 13 Nodi logistici interconnessi a
servizio dei produttori certificati e degli operatori logistici e
spedizionieri certificati, da gestire anche grazie ad una App specifica.
Unioncamere Sicilia ha già realizzato la mappa interattiva di questi 13
Nodi, attorno ai quali nasceranno Comunità energetiche rinnovabili.

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