Sono passati circa dieci giorni da quando il social è stato invaso dai commenti tristi e di rabbia circa lo sconcertante e immorale atto nei confronti di Bobby, uno dei cani che, nutrito e curato dal 2007 fuori dal rifugio dall’ associazione bagherese ASVA (associazione siciliana volontari animalisti), è stato brutalmente massacrato e ucciso. Azione che è stata definita “une vera e propria esecuzione” e che ha molto scosso la cittadina bagherese.
“Vigliacchi”, “Che vi aveva fatto quel povero e indifeso cane? Non avete cuore! Siete esseri inutili!” – si legge su facebook sotto la foto dell’animale – “L’animo umano è un abisso senza fine!!!Meravigliosa creatura che ha dovuto subire la malvagità degli esseri umani!”, “Quanta inciviltà e violenza gratuita! Povera creatura!!! – E ancora – “Odio verso questi bastardi”, “Se c’è una giustizia divina pagheranno per quello che hanno fatto!”. Questi sono solo alcuni dei tanti messaggi.
Sull’uccisione di Bobby, dalla pagina-profilo dell’Asva si legge – “Abbiamo rinvenuto la carcassa non molto distante dal nostro sito. L’abbiamo trovato così come si vede nelle foto, già morto, incaprettato, una violenza gratuita che non trova riscontro tra gli uomini civili. Una esecuzione in perfetto stile mafioso. È chiaro che si tratti di un atto intimidatorio non comune ai danni dell’Asva e del suo operato: abbiamo dato troppo fastidio ai maltrattatori di animali. – e aggiunge – E loro, l’unico coraggio che hanno avuto è stato quello di scaricare un’inaudita violenza su un povero animale indifeso”.
Questa impressionante vicenda, a seguito della quale è stata effettuata l’apposita denuncia con l’intervento di carabinieri e veterinari Asp, ha fatto da contorno ad altri recenti atti che hanno colpito la cittadina bagherese: non soltanto, infatti, sono stati accertati continui furti, abbandoni e smarrimenti di animali, ma alcuni lettori di Giornale Cittadino Press hanno segnalato, attraverso foto, la presenza di carcasse di gatti nelle mostruose montagne di spazzatura che, in questi ultimi tempi, sono state innalzate nella città. “Bagheria discarica a cielo aperto”, ha evidenziato, di fatto, il recente e diffuso servizio di Striscia la Notizia sui rifiuti.
Rimasti particolarmente turbati dalle foto dei poveri animali in via G. Malipiero a Bagheria, nei pressi del Liceo Scientifico D’Alessandro, ci siamo recati in loco ed è lì che effettivamente ne abbiamo constatato la presenza. “Come è possibile lasciare nei pressi di una scuola una tale indecenza?” – borbottano alcuni dei passanti nella zona. Tra rifiuti e animali morti, l’aria irrespirabile e il cattivo odore è fortissimo. La situazione problematica di lì a poco è ulteriormente peggiorata: apprendiamo, infatti, che dopo due ore circa dal nostro sopralluogo, nel medesimo punto, a cielo aperto e in pieno giorno, è stato acceso il fuoco, scatenando giustamente la preoccupazione degli abitanti dei quartieri vicini. Le fiamme, fortunatamente, si sono rivelate essere momentanee grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, ma hanno diffuso fumo nocivo e alterato negativamente il decoro urbano.
Alcuni cittadini ci hanno dichiarato:”Di fronte a queste uccisioni di animali e al poco rispetto per i loro corpi, di fronte ad atti incivili e indecenti verso l’ambiente che ci circonda e la città che abitiamo, possiamo naturalmente sperare che l’amministrazione e i vari organi competenti attuino seri provvedimenti nei confronti dei colpevoli, ma, cosa più importante, dobbiamo augurarci, dando il buon esempio e sostenendo chi si occupa del bene degli animali e dell’ambiente, che ritorni a Bagheria il buon senso, la civiltà e il rispetto per la vita, anche quella animale”.
Ed altri ancora:” Stentiamo a credere, come già alcuni hanno messo in luce, che l’uomo, dopo tanti secoli di storia, di guerre, di trasformazioni, cambiamenti, esperienze, tra il progresso e la scienza, a volte si lasci dominare oggi, nel 2015, dalla brutalità che certamente non lo qualifica come essere umano, ma invece lo contraddistingue come “bestia”.
Noi, di Giornale Cittadino Press, siamo speranzosi che “l’istinto bestiale” dei pochi non prevalga sulla ragione e sulla civiltà dei molti.
In evidenza un’immagine di Bobby. Per non turbare i nostri lettori con la visione delle foto con le raccapricianti immagini del ritrovamento di Bobby, abbiamo deciso di non pubblicarle.