martedì, 26 Novembre 2024
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Inaugurazione stagione concertistica al Blue Brass con Massimo Merighi Hammond Trio

Continua l’attività concertistica della Fondazione The Brass Group, mirata a raggiungere un pubblico sempre più variegato, coinvolgendo in modo particolare anche i giovani. Ad inaugurare la stagione concertista, sarà l’artista Massimo Merighi con il suo trio. Dopo una lunga pausa di 12 anni, Massimo Merighi dunque torna a calcare le scene musicali dello storico Jazz Club palermitano e per l’occasione presenta il suo progetto “Hamond Trio”, venerdì 20 ottobre alle ore 21.30 al Blue Brass, il Ridotto dello Spasimo.

Proprio Merighi, a partire dal 2010 è stato fra i pochi pionieri che hanno riproposto in Italia le sonorità vintage tipiche delle formazioni jazzistiche con l’organo Hammond. Per l’occasione l’artista dichiara che “in questi ultimi 12 anni trascorsi lontano dalla musica, ho vissuto con un’idea in sottofondo: se nasco di nuovo faccio il musicista. Così, a un certo punto, ho deciso di nascere di nuovo. Il 20 Ottobre sono stato invitato a inaugurare la stagione concertistica del Blue Brass di Palermo. Avrò il piacere di condividere il prestigioso palco del Jazz Club al ridotto dello Spasimo con due musicisti di spessore e dal grande feeling. Il batterista Paolo Vicari, con cui non avevo finora avuto il piacere di suonare (e sarà un immenso piacere farlo). Ma soprattutto con il grande amico Sergio Munafò, compagno di tante avventure musicali, un innamorato del jazz come lo sono io, che mi ha stimolato e spinto insistentemente ad accelerare questa mia nuova nascita e a tornare a suonare professionalmente l’Hammond. Un secondo debutto che mi vede emozionato come lo fui il primo, ma molto più consapevole e grato di essere nato per far musica e per regalarla a chi la sa apprezzare”.

Merighi coltiva fin dall’età di 4 anni l’amore per il pianoforte scoprendo ben presto la passione per il jazz e l’improvvisazione. All’età di 18 anni si inserisce nella scena musicale palermitana: dapprima suona col quartetto di Giuseppe Milici, approfondendo così la frequentazione degli standards e dello swing. In seguito collabora con altri musicisti altrettanto apprezzati della sua città. Per citarne alcuni: Gianni Cavallaro ed Enzo Randisi, che lo sceglie come pianista per il suo neonato coro “Duke Ellington Singers”, con il quale partecipa a diverse tournée. In quel periodo collabora anche con Mimmo Cafiero, esprimendosi in alcune rielaborazioni dei temi più famosi di Duke Ellington.

Partecipa a numerosi seminari tenuti da pianisti di grande spessore artistico, tra i quali R. Santisi, docente di pianoforte alla Bercklee school di Boston; A. Faraò, S. Bonafede, Kenny Barron e R. Ciammarughi, che lo premia come migliore suo allievo al festival di S. Vito Lo Capo. Ai seminari della Bercklee School di Boston, consegue il premio come miglior pianista e viene inserito nel programma del festival Umbria Jazz winter, nel quale si esibisce in settetto presentando brani tra i più suggestivi del repertorio monkiano. Nel 2000 il suo primo approccio con l’organo Hammond, che scopre come strumento espressivo a lui assai congeniale e dà il via al Mr. Hammond Vintage Quartet che – variando spesso nei componenti della formazione – si caratterizza per una forte immediatezza improvvisativa, sul terreno degli standard a maggior carattere “blues”.

Con l’organo si esibisce dal 2000 al 2005 con diversi artisti fra i quali: Gigi Cifarelli, Claudio Cusmano, Sergio Munafò, Orazio Maugeri, Gaetano Tucci, Paolo Mignosi, Calogero Marrali, Giuseppe Bellanca, Anita Vitale, Eleonora Militello, Gianni Gebbia, Fabrizio Cassarà, Volker Stegman, Rares Morarescu. Dal 2005 al 2017 la lunga pausa lontano dalle scene musicali, durante la quale intraprende diverse altre attività, con l’obiettivo di promuovere una maggior coscienza politica fra la cittadinanza, intraprendendo diverse iniziative per arginare l’autoreferenzialità della politica, anche attraverso il suo impegno nell’ambito culturale e nella controinformazione che – anche attraverso il teatro, la satira e la comunicazione sui social – lo hanno portato a farsi apprezzare in tutta Italia.

Il costo del biglietto è di euro 10,00 oltre i diritti di prevendita. Da quest’anno, inoltre, la Fondazione ha attivato, oltre all’acquisto online dei biglietti tramite il circuito www.ticksweb.com e i punti vendita autorizzati, altri due punti di prevendita, uno presso il Real Teatro Santa Cecilia (Piazza Santa Cecilia n. 5 – 90133 Palermo – 091\ 88 75 201, 091 88 75 119, dal lunedì al venerdì a partire dalle 9.30 sino alle 12.30, ed un altro presso Santa Maria dello Spasimo (Via dello Spasimo, n. 15 – 90133 Palermo – 091 77 82 860, 091 77 82 861) dal lunedì al venerdì a partire dalle ore 15.30 alle 19.30.

Infoline Fondazione The Brass Group: 091 778 2860 – 3312212796, info@thebrassgroup.it, www.thebrassgroup.it.

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