lunedì, 23 Dicembre 2024
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In Sicilia cresce domanda di abitazioni in acquisto

In Sicilia, nel I semestre 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è aumentata sia la domanda delle abitazioni (+5,4%), sia i prezzi di offerta sul mercato, seppur leggermente (+0,4%). Sono questi alcuni dati emersi dall’Osservatorio di Casa.it (www.casa.it), che ha analizzato il mercato residenziale a livello nazionale e regionale.

L’aumento della domanda di abitazioni riguarda tutte le città della regione, seppure con valori variabili.Le più dinamiche risultano Caltanisetta (+7,4%) e Agrigento (+7,1%). Seguono Siracusa (+6,4%),Palermo (+6%), Messina e Ragusa (+5,1%), Enna (+4,4%), Catania (+4,1%) e Trapani (+3,5%).

 Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (+0,4% a livello regionale), tra le città si segnala il segno più a Trapani (+3,5%), Ragusa (+2,7%) e Agrigento (+0,9%). Sostanzialmente stabili a Messina (0%) e Catania (-0,2%). Nel resto della Regione, scendono i valori che i proprietari offrono sul mercato, che, evidentemente, non riesce ancora a trovare un punto di equilibrio ben stabile. Le città che hanno sofferto sono Caltanisetta (-1,7%), Palermo (-1,4%) ed Enna(-1,3%).

Qual è il prezzo medio di un’abitazione oggi sul mercato siciliano? A livello regionale il prezzo è di 1.530 euro/mq e il budget a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di oltre 122.400 euro. Palermo (1.820 €/mq) e Catania (1.720 /mq) sono le città più care mentre Enna (1.220 /mq) e Caltanisetta (1.260 €/mq) le più economiche. Nelle altre città, a Siracusa il costo è di 1.640 €/mq, a Messina di 1.620 €/mq, ad Agrigento di 1.530 €/mq, a Trapani di 1.480 €/mq, a Ragusa di 1.450 €/mq.

“Un aumento della domanda di oltre 5 punti rispetto all’anno scorso è un segnale molto incoraggiante per il mercato immobiliare siciliano, poiché conferma che i dati positivi già registrati nel 2015 si stanno consolidandoafferma Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi Casa.it Bisogna tuttavia restare prudenti prima di affermare che il ciclo negativo sia concluso, le debolezze macroeconomiche del Paese influiscono ancora molto sulle decisioni di acquisto delle famiglie.”

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