Tanti anni sono trascorsi da quando Prosper Mérimée scrisse la novella da cui Georges Bizet nel 1875 trasse una delle opere più amate e rappresentate al mondo, Carmen, la storia della bella gitana, icona di sensualità, emancipazione e libertà. Ancora oggi questo irresistibile ritratto di donna, protagonista della sua vita e del suo destino, continua a sedurre e ispirare nuovi interpreti e nuove creazioni, come il balletto che sarà in scena dal 13 giugno alle 20 al Teatro Massimo di Palermo.
La Carmen creata per il Corpo di ballo del Teatro è firmata dal coreografo croato Leo Mujić, che combina con uno stile originale elementi moderni, classici e neoclassici. Le musiche registrate sono quelle di Bizet nella versione di Rodion Ščedrin. Assistente alla coreografia e drammaturgo è Bálint Csaba Rausher. L’allestimento del Teatro Massimo conta sulle scene di Mislav Kuzmanic; i costumi di Lars Ayen, realizzati dalla sartoria Odd Mery Gi; le luci sono di Aleksandar Čavlek.
Nel ruolo di Carmen si alternano nelle repliche l’étoile ospite Marta Petkova e Giorgia Leonardi; in quello di Don José Nikola Hadjitanev, primo ballerino del Teatro dell’Opera e Balletto di Sofia, e Michele Morelli; Micaëla è Yuriko Nishihara e in replica Chiara Sgnaolin; Escamillo Michele Morelli e Diego Mulone; Fernanda Giorgia Leonardi e Francesca Bellone; Zuniga Andrea Mocciardini e Vincenzo Carpino; Mercedes Alessandro Cascioli; La madre è interpretata da Simona Filippone, Giada Scimemi e Noemi Ferrante. Corpo di ballo del Teatro Massimo, direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau.
Repliche fino al 18 giugno.
Diplomato alla Scuola di Balletto di Belgrado e alla scuola di Maurice Béjart a Losanna, Leo Mujić, dopo una carriera come ballerino sui principali palcoscenici nel mondo, si è dedicato alla coreografia spesso scrivendo da sé i libretti e selezionando le musiche per i suoi balletti. “Nonostante non abbia ancora cinquant’anni, – dice il direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo Jean-Sébastien Colau – Mujić ha già al suo attivo un gran numero di successi internazionali, come Il grande Gatsby e Anna Karenina. Il suo stile di danza neoclassico è puro, strutturato, chiaro ed energico. Uno stile narrativo che si fonda su una tecnica classica spinta all’estremo. Il suo rigore in sala di danza rende il suo linguaggio personalissimo e le coreografie estremamente dettagliate”.
Il balletto ripercorre la vicenda tristemente attuale della passion maudite della gitana Carmen, donna fiera e libera, al di là delle convenzioni e della morale, e don José, soldato sedotto e abbandonato che alla fine, ossessionato dalla gelosia la ucciderà. Leo Mujić apporta alcuni tocchi personali alla tradizionale partitura aggiungendo altre composizioni di Bizet, come pagine da l’Arlesienne e dall’Ouverture in La minore, sovrapponendo alcuni effetti sonori registrati.
Domenica 11 giugno alle 19:30 avrà luogo la prova generale del balletto il cui incasso sarà devoluto alla raccolta fondi da destinare alla “Missione Speranza e Carità” fondata da Biagio Conte, per la realizzazione di un poliambulatorio solidale all’interno della Cittadella del Povero e della Speranza di via Decollati.
Durata spettacolo: un’ora circa, senza intervallo.
Info: https://www.teatromassimo.it/event/carmen/