Come possiamo combattere la discriminazione ed i pregiudizi e costruire città di convivenza pacifica e rispettosa tra popolazioni provenienti da diverse culture? Il progetto, partito lo scorso giugno e in fase di conclusione a dicembre, intende realizzare mappe interculturali delle nostre città che valorizzino le risorse e il contributo delle comunità straniere presenti, e in questo modo favoriscano la conoscenza e la comprensione reciproca tra culture diverse.
Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di combattere la discriminazione, l’intolleranza e gli stereotipi, promuovendo il rispetto reciproco all’interno e tra le comunità locali attraverso la ricerca di un linguaggio comune che rispetti e valorizzi le differenze culturali. Comprendendo il valore e l’arricchimento di tutte le comunità che vivono insieme nella stessa località, si da allo stesso tempo ai giovani la possibilità di agire come attori principali del cambiamento e di aumentare il loro senso di appartenenza ad una società in cui poter vivere insieme in pace e in modo costruttivo.
La prima fase del del progetto ha visto le organizzazioni partecipanti e giovani rappresentanti delle comunità stranieri impegnati in un Corso di formazione sulle tecniche del community mapping, a Palermo dal 25 al 29 luglio, presso l’Oratorio Salesiano di S. Chiara. La formazione ha dato loro le competenze necessarie per realizzare, nei mesi successivi, un profilo di comunità della città di Palermo, identificando tutte le espressioni culturali e i rappresentanti delle comunità straniere che vorranno essere coinvolti in questo percorso.
I risultati di questo processo verranno presentati il 10 dicembre, in contemporanea a Palermo e Napoli, quando verrà lanciata l’app per smartphone che permetterà ai locali e agli stranieri di sperimentare nuove prospettive e forme alternative di vivere la città. Durante questa occasione, si potrà partecipare a percorsi guidati dagli stessi giovani migranti e provare in prima persona il nuovo strumento a disposizione di tutti gratuitamente.
La fase pilota del progetto ha interessato Palermo e Napoli, le più grandi città del Sud Italia, con l’idea di espandere le attività in altre città d’Italia durante la fase di follow-up.
La creazione di una mappa interculturale di Palermo mostrerà ai cittadini europei la nostra città in una luce multiculturale e confermerà il fatto che il capoluogo della Sicilia è fatto di persone di origine, background e culture diverse, che supporta la diversità e promuove l’inclusione.
Il progetto “IMAP Intercultural MAP of your city” è promosso dal CEIPES- Centro Internazionale per la Promozione dell’Educazione e lo Sviluppo- grazie al supporto della Fondazione Anna Lindh, in collaborazione con 7 membri del Network Italiano della fondazione di Anna Lindh: Uniamoci Onlus, EVA – European Volunteering Association ,
EURO, Come una marea onlus e Associazione Informagiovani di Palermo, Associazione Grammelot e Fondazione Mediterraneo di Napoli.