Cinque opere prodotte dal Teatro Massimo e andate in scena tra il 2017 e il 2019 che spaziano tra innovazione e tradizione. Dal visionario progetto del premiato tandem di registi ricci/forte, vincitori del Premio Abbiati 2018 con La mano felice / Il castello del principe Barbablù di Béla Bartók, a un capolavoro di fantasia musicale e letteraria come A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten o un grande titolo del belcanto come La favorite di Gaetano Donizetti. Ma sarà anche l’occasione per vedere per la prima volta in Tv l’allestimento del collettivo Anagoor di Das Paradies un die Peri (Il Paradiso e la Peri) l’oratorio profano di Robert Schumann in forma scenica, o una pietra miliare del verismo in musica come Pagliacci di Ruggero Leoncavallo che chiude il ciclo.
La programmazione nasce da un accordo di collaborazione tra RAI Cultura e l’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche).
Si comincia lunedì 1 marzo, alle 10 del mattino, con ricci/forte e La mano felice / Il castello del principe Barbablù di Bartók, presentato con la regia di Stefano Ricci al Teatro Massimo nel 2018 e adesso in prima visione Tv. A dirigere l’Orchestra è il direttore ungherese Gregory Vajda, uno degli interpreti più affermati dell’opera di Bartók. L’ambientazione per entrambe le opere è il circo con i suoi “orrori” e i suoi eccessi all’inseguimento di sempre nuovi record. In scena, il basso Gabor Bretz, protagonista di entrambe le opere, il mezzosoprano Atala Schöck, gli attori Giuseppe Sartori e Piersten Leirom, un gruppo di performers e il Coro del Teatro Massimo diretto da Piero Monti.
Si prosegue martedì 2 marzo, sempre alle 10 con Das Paradies un die Peri (Il Paradiso e la Peri) l’oratorio profano di Robert Schumann in forma scenica che conta su regia, scene, costumi, video e luci del collettivo Anagoor (Leone d’Argento per il Teatro alla Biennale di Venezia nel 2018). La Peri cacciata dal Paradiso viaggia, vagando per l’Oriente, alla ricerca del tesoro più grande sulla Terra, grazie al quale potrà essere di nuovo ammessa nel mondo superiore. Mentre su un grande schermo scorrono le immagini del suo viaggio girate in Iran, in Turchia, lungo i martoriati confini siriani e al Museo Egizio di Torino. Sul podio il M° Gabriele Ferro, nel cast Sarah Jane Brandon, Valentina Mastrangelo, Atala Schöck, Maximilian Schmitt e Albert Dohmen.
Mercoledì 3 marzo alle 10 è la volta di un grande titolo del belcanto La favorite di Gaetano Donizetti nella versione originale in francese e in prima visione Tv. Sul podio il M° Francesco Lanzillotta, uno dei più interessanti giovani direttori italiani. Protagonista nel ruolo di Léonor, la favorita del re, il mezzosoprano Sonia Ganassi, accanto a lei, nel ruolo di Fernand, il tenore americano John Osborn. La coreografia di Carmen Marcuccio vede impegnato in scena il Corpo di ballo del Teatro Massimo. La regia è di Allex Aguilera. Scene e costumi di Francesco Zito rendono omaggio alla grande tradizione ottocentesca del melodramma italiano e sono realizzate nei laboratori del Teatro Massimo di Palermo.
Giovedì 4 marzo alle 10 Rai 5 ripropone A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, nell’allestimento firmato da Paul Curran con la direzione musicale di Daniel Cohen. Ispirato a uno dei capolavori di Shakespeare, il “Sogno” di Britten è un capolavoro di fantasia musicale e letteraria che arriva dal sodalizio tra il compositore e il suo compagno Peter Pears, cantante e coautore del libretto. Nel cast Lawrence Zazzo, Jennifer O’Loughlin, Chris Agius Darmanin, Michael Sumuel, Leah-Marian Jones, Mark Milhofer, Szymon Komasa. Regia tv di Arnalda Canali.
Chiude il ciclo, venerdì 5 marzo, sempre alle 10 in prima tv, PAGLIACCI di Ruggero Leoncavallo, pietra miliare del Verismo in musica. L’allestimento con la regia di Lorenzo Mariani, nato al Teatro Massimo nel 2007, ambienta la tragedia di Canio e Nedda negli anni Sessanta, in un paese in cui la festa dell’arrivo del circo, segnata da danze che coinvolgono anche gli abitanti del paese, si muta poi repentinamente in tragedia: Sul podio il M° Alessandro D’Agostini, nel cast Martin Muehle, Valeria Sepe, Amartuvshin Enkhbat, Elia Fabbian e Matteo Mezzaro.