Nei giorni scorsi, una ragazza diciannovenne è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, dopo che si era recata, armata di un coltello e forbici, presso la postazione comunale della quarta circoscrizione di viale Regione Siciliana a Palermo. La giovane voleva “farsi giustizia dei torti subiti dagli assistenti sociali”, una volta entrata in delegazione, ha rotto una porta e infranto dei vetri, creando panico tra impiegati e cittadini. La donna ha poi aggredito alcuni agenti della Polizia municipale del nucleo NOPA che ha sede nello stesso stabile, che sono riusciti ad immobilizzarla e disarmarla, subendo alcune ferite da taglio. La ragazza, gli agenti ed un’assistente sociale in stato di shock sono stati accompagnati in ospedale.
A seguito di tale episodio, venerdì scorso, a Villa Niscemi, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha incontrato – unitamente all’Assessore alla Cittadinanza Solidale, Giuseppe Mattina ed al Comandante della Polizia Municipale, Gabriele Marchese – un gruppo di assistenti sociali del Comune ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e CSA, nonché il Presidente dell’Ordine degli Assistenti sociali.
“Confermo la solidarietà alle assistenti sociali ed agli agenti di polizia vittime di un’aggressione da parte di una ragazza in situazione di tutela psicologica e psichiatrica – da detto il sindaco Leoluca Orlando -. E l’Amministrazione, tramite l’Avvocatura comunale, curerà la tutela delle dipendenti comunali vittime di tale gesto di violenza”.
“Questo incontro – ha continuato il Sindaco – è servito per ribadire come l’azione degli assistenti sociali ha consentito alla città di Palermo di avere un servizio sociale a rete, presente nei territori e dotato di personale di elevata professionalità e dedizione“.
“In una città grande e complessa come Palermo e nella quale si registrano condizioni di disagio e di criticità – ha concluso il Primo cittadino – va chiarito che il ruolo degli assistenti sociali è parte di un più complesso impegno professionale ed istituzionale, ed è doveroso ricordare che proprio le assistenti non possono e non devono essere bersaglio di attacchi e accuse per la rivendicazione di diritti che spetta ad altre funzioni e istituzioni assegnare“.
“Apprendere di un’aggressione da parte di una giovane donna in difficoltà ai danni di una lavoratrice, assistente sociale del comune di Palermo e di una vigilessa intervenuta in sua difesa, nello svolgimento del loro lavoro, esprime il senso del profondo disagio sociale che vive la nostra città di Palermo”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani è intervenuto sull’aggressione subita da un vigile urbano e un assistente sociale della Quarta Circoscrizione di Palermo.
“La nostra solidarietà va all’assistente sociale e alla vigilessa ferita – ha proseguito La Piana -. Il gesto sembra rappresentare la traduzione di un sentimento di rabbia e frustrazione rispetto a fatti, che probabilmente non si accettano e nè si comprendono, nei confronti di chi in prima linea si occupa della sofferenza e del disagio sociale. Questo grave episodio ci dovrebbe far riflettere sull’esposizione al rischio delle professioni come quella dell’assistente sociale, dello psicologo, del medico, del personale che ha rapporti con il pubblico che, quasi in frontiera, si occupano di accogliere il disagio sociale e personale dei cittadini”.
“Non si tratta soltanto di assicurare la sicurezza al singolo operatore, che è condizione necessaria e imprescindibile, ma anche di pensare a politiche sociali di prevenzione e promozione efficaci, tali da ridurre un fenomeno come quello delle aggressioni che sembra incrementarsi in questi mesi – ha concluso il segretario generale Cisl Palermo Trapani -. Bisogna rafforzare i presìdi soprattutto nelle periferie delle città dove il disagio sociale è più forte, e bisogna puntare su meccanismi di supporto per le persone e le famiglie. Per questo abbiamo chiesto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, e lo ribadiremo al tavolo sull’inclusione sociale fissato dal Comune con le parti sociali per il prossimo 18 febbraio, di guardare all’assistenza sociale in termini più moderni rafforzando una serie di servizi, che nel tempo sono stati fiore all’occhiello della città, e che oggi, per carenza a volte di risorse e altre di programmazione sono stati a volte depotenziati, altre dequalificati”.
Nel corso della riunione è stato deciso di dar vita ad un tavolo operativo, con la partecipazione dell’Amministrazione comunale, dei Sindacati, dell’Ordine professionale e al quale chiedere la partecipazione di una rappresentanza dell’Anci Sicilia e dell’ASP di Palermo.
L’obiettivo è quello di elaborare proposte ai Governi nazionale e regionale e dall’altro organizzare e definire le procedure da proporre
a livello comunale per garantire livelli adeguati di servizi e sicurezza degli operatori, anche in previsione del sovraccarico che la normativa per il Reddito di cittadinanza porterà a questo settore dell’Amministrazione.