Palermo 30.10.2019 – Il Primo Cittadino di Monreale, l’Ing. Alberto Arcidiacono, si è recato ieri a casa del Maestro Pippo Madè, non solo per incontrare per la prima volta la famiglia che è in parte residente a Monreale, ci riferiamo infatti al nostro collaboratore Rosario Lo Cicero Madè e alla moglie Claudia, ma anche per visionare di persona l’opera dedicata al Beato Pino Puglisi che il Maestro ha appena ultimata e che andrà presto a trovare giusta collocazione nel Chiasso monrealese dove risiedono da quindici anni Claudia e Rosario e che, grazie al loro impegno, è stato recuperato e dedicato al Martire della Chiesa Cattolica trucidato dalla mafia il 15 settembre 1993.
“Sono felice di ricevere, ancora una volta, un Sindaco di Monreale – ha detto il Maestro Madè – visto che sin dagli anni ’60, il mio legame con la Città normanna è stato sempre stretto ed affettuoso, interrottosi sono per i ben noti fatti accaduti durante la sindacatura del dott. Salvatore Gullo. Ho precisato al giovane e simpatico Sindaco Arcidiacono che io non salgo nella Città normanna, benchè lì risieda mio figlio e mia nuora, da ben 10 anni, per una forma di personale protesta nei confronti delle Amministrazioni che, a mio avviso, non si sono comportate in maniera cristallina e che, oltre a procurarci problemi giudiziari, per noi tutti risolti positivamente nelle aule del Tribunale penale e civile di Palermo, hanno lasciato che sparissero tre disegni, una litografia di proprietà di mio figlio e di recente, cosa che mi addolora moltissimo, un dipinto da me donato al Comune di Monreale, nel lontano 1983, dedicato alla memoria del caro amico Cap. Emanuele Basile, ucciso per mano mafiosa il 4 maggio 1980“.
Dal suo canto, il sindaco Alberto Arcidiacono che si è amabilmente intrattenuto per quasi due ore a casa Madè, si è detto abbastanza stupefatto di quanto accaduto a Monreale, quando lui non era in carica e ha dichiarato “sono certo che questa mia visita sarà l’inizio di un nuovo incontro tra l’Amministrazione da me guidata e la famiglia Madè. Abbiamo già iniziato a porre dei tasselli, il primo dei quali configuratosi, nei giorni scorsi, con la consegna delle chiavi del dissuasore di Chiasso Beato Pino Puglisi, da Rosario al mio ufficio e proseguiremo a breve con la collocazione dello splendido dipinto del Maestro, per l’occasione della quale predisporremo una particolare manifestazione che coinvolgerà, non solo le Autorità cittadine ma anche alcune cariche regionali ed il sindaco della Città Metropolitana di Palermo Leoluca Orlando”.
Rosario Lo Cicero Madè ha infine raccontato come si è giunti alla determinazione di realizzare un nuova opera da collocare a Monreale in Chiasso Beato Pino Puglisi “a volte i Social ed in questo caso Facebook, fanno incontrare positivamente gli uomini. Così, io e Alberto, che ci conoscevamo solo di vista e che negli anni scorsi avevamo avuto modo di colloquiare, ci siamo scambiati lunghi messaggi e abbiamo scoperto che le nostre idee, tutto sommato, collimano e questo nonostante io, lo dichiaro candidamente, non lo abbia votato alle consultazioni che lo hanno visto eletto a Sindaco di Monreale”.
“Proprio questi scambi di idee in chat – prosegue Rosario – la sua dolcezza e la sua simpatia, mi hanno spinto a chiedere a mio padre di realizzare un dipinto da collocare nel minuscolo corsaletto dove io e mia moglie risiediamo a Monreale. Certo – conclude il nostro collaboratore – dopo il pessimo comportamento nei nostri confronti della Giunta Capizzi ed in particolare del Vice Sindaco Giuseppe Cangemi che ha persino fatto pubblicare all’Albo Pretorio il contratto di comodato d’uso reciprocamente concordato per la maiolica che nel Chiasso Puglisi doveva essere collocata, senza mai convocarci per ratificarlo, tanto che l’opera è stata da noi donata alla Chiesa palermitana di Santa Maria della Pietà. Non è stato facile convincere mio padre ad affrontare a 83 anni suonati, questa nuova ed impegnativa avventura che se veramente si concretizzerà, porterà la firma di Pippo Madè e anche quella di Alberto Arcidiacono”.
Il dipinto di Madè, grazie al contributo di alcuni cittadini di Monreale, tra i quali Giuseppe Guzzo, Antonella Giuliano, Biagio Cigno, il bar Mirto di Giovanni e figli e della famiglia Pinocchio in memoria di Antonella a Giovanni periti nella Strage di Ustica, verrà custodito e collocato nella installazione su pietra di billiemi posta in Chiasso Beato Pino Puglisi, all’interno di una particolare teca il plexiglas, realizzata da una nota Industria specializzata di Palermo, ed il tutto verrà sorvegliato da alcune telecamere ben più potenti di quelle attualmente presenti.