Il sassofonista Claudio Giambruno, porta la bandiera del sound siciliano in due importanti festival della scena di musica jazz sia nazionali che esteri. Uno di questi conferma il sodalizio già stabilito negli anni precedenti, il JazzIt Fest 2019 in cui Giambruno ha suonato, quale unico musicista italiano, in ben cinque gruppi diversi di acclamata fama nel mondo della musica d’improvvisazione, quali Daniela Spalletta, Stefania Tallini, Gaetano Spartà, Dino Plasmati e Rita Scalera.
Musica e sperimentazione questa la ricetta del Jazzit Fest 2019. L’evento itinerante di matrice jazzistica, che dal lontano 2012 raduna centinaia di musicisti ed esperti del settore, è sbarcato quest’anno a Pompei per una tre giorni che ha lasciato un forte segno nell’ambito del mondo jazz. Oltre cento concerti, svariati laboratori musicali, conferenze e seminari si sono alternati nel suggestivo scenario della città mariana tra il 28 e il 30 giugno.
Un imperdibile caleidoscopio di suoni, culture e storie provenienti da tutto il mondo ha preso vita in quella che viene definita la Residenza Creativa, e Giambruno, con una carta vincente grazie al suo sound inconfondibile, ne ha fatto parte in uno spazio aperto dove artisti, intenditori e semplici curiosi si sono nutriti di esperienze sonore.
Il festival, giunto alla sua settima edizione, ideato da Luciano Vanni (editore dell’omonima rivista) ha incoraggiato alla filantropia ed all’impegno civico tramite diverse iniziative in una zona ricreativa in cui abbattere ogni barriera sociale legata a condizioni di disagio fisico, economico e psicologico.
“Partecipare alla tre giorni del Jazzit Festival – dichiara Giambruno – è stato un grande onore che riconferma del mio forte impegno sia verso la sperimentazione che verso il sociale. Lo scopo civile mostrato durante il festival viene sposato da me appieno anche nel lavoro quotidiano. E spero con ciò che la mia musica possa aver dato un contributo esaustivo a tutti coloro che erano presenti con forza e dignità artistica”.
Il viaggio musicale dell’artista Claudio Giambruno continuerà con una tappa europea. Il 2 agosto, il musicista siciliano, docente portante della classe sax della SPM del Brass, suonerà in Belgio al “Ferme de Madelonne Jazz Festival”, uno dei festival più importanti d’Europa che esiste da 40 anni e si esibirà col suo quartetto la stessa sera in cui salirà sul palco anche il celebre pianista Kenny Barron.
Giambruno è l’unico artista italiano ad essere presente al festival belga e sull’iniziativa dichiara che: “sono molto emozionato di far parte di un festival così importante che segna una tappa della mia vita da musicista e compositore. Per me far sbarcare la mia musica, visto che presenterò il mio lavoro artistico, a livello europeo è indubbiamente un grande traguardo anche perchè sarà motivo di confronto con altri grandi artisti della musica jazz”.
Di lui molti artisti e giornalisti si sono espressi come Seamus Blake, sassofonista tenore tra i più importanti della scena mondiale contemporanea che afferma “Claudio is a wonderful saxophone player with a deep warm tone. He is full of great ideas and inspiration from jazz history and continues the legacy forward with a Sicilian Flare…” mentre Gianmichele Taormina, giornalista e critico musicale, tra le più autorevoli penne del jazz italiano, ha scritto: “Tra i nuovi nomi che prepotentemente emergono nel vasto panorama del jazz italiano, quello di Claudio Giambruno, si staglia come una delle sorprese più belle e coinvolgenti. Claudio spicca per virtuosismo, spontaneità ed enorme ricchezza poetica”.
Anno 1982, laureato in Sassofono Jazz al Conservatorio Bellini di Palermo, con 110, lode e menzione con una tesi sperimentale su Joe Henderson, Giambruno, in pochi anni riesce a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel panorama delle nuove generazioni, del jazz italiano, sia come leader che come sideman, infatti, oltre a guidare diversi progetti, collabora stabilmente con alcuni dei migliori musicisti della scena nazionale.
Attualmente ricopre il ruolo di sassofonista dell’Orchestra Jazz Siciliana della “Fondazione The Brass Group” esibendosi negli ultimi anni con artisti di calibro nazionale e internazionale, tra i quali: David Kikoski, Eliseo Loreda Garsia, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Enrico Pieranunzi, Roberta Gambarini, Nicole Henry, Halie Lauren, Simona Molinari, Mauro Grossi, Dino Rubino, Seby Burgio, Dario Carnovale, Giorgio Rosciglione, Marteen Weyler, Enzo Zirilli, Gianni Cavallaro, Mimmo Cafiero, Vito Giordano.
Premi e riconoscimenti: Vincitore del Premio Nazionale delle Arti, categoria Jazz (2013) e finalista del Premio Internazionale per solisti di Jazz Premio Massimo Urbani (2012). Festivals dove mi sono esibito: Rendez Vous de l’Erdre (Nantes), Torino Jazz Festival 2013, Istituto Italiano di Cultura (Nizza) – Pescara Musica Futura – Vittoria Jazz Festival – Messina Sea Jazz Festival – Castelbuono Jazz Festival – Noto Jazz Festival – Sergio Amato Winter Festival e altri ancora..
Cludio Giambruno si racconta al GCPress